Domani mi imbarco via Venezia verso il Medio Oriente.
Domani si parte!
E’ sei mesi e più, che io e Giovanni pensavamo a questo viaggio.
Ormai è arrivata l’ora; quello che dovevamo preparare è stato fatto, a cominciare dai visti sui passaporti, dalla lista delle cose da portare assolutamente, fino a tutta una serie di contatti necessari per eventuali emergenze.
Registrazione sul sito della Farnesina fatta.
Assicurazione Europe Assistance anche.
Giovanni, la moto ed io possiamo partire, ma fino a che non saremo tornati non potrò dire che le cose saranno andate tutte bene…ovviamente io lo penso, lo credo, viaggiare è un tale piacere che è più importante di ogni altra certezza e di ogni altra comodità superflua.
Ecco in breve le nostre tappe dallo sbarco in Siria fino al ritorno previsto dallo stesso porto di arrivo: Tartous, Palmira, Dayr Ezzar, Aleppo, Hamah, Damasco, Amman, Jarash, Madaba, Petra, Aqaba, Mar Morto, Damasco, Homs e per finire di nuovo Tartous…Queste le località maggiori ma poi tra uno spostamento e l’atro ci saranno le eventuali tappe intermedie imperdibili come il Krak dei Cavalieri dove s’erge, mi si racconta, il castello più bello del mondo.
Le cose da vedere sono veramente tante, i giorni disponibili per girare quattordici; volevamo trovare un modo per arrivare in Siria via terra ma abbiamo valutato che non conveniva, nè in tempo, nè in sicurezza, nè in spesa.
Adesso il mondo islamico è in pieno ramadan; là il clima sarà torrido ma secco e, mi dicono, ventilato.
La cucina è buona, a base di carne e verdura, in certe zone si trova anche il pesce.
La gente, mi si dice, è cordiale e tranquilla, più aperta al turismo quella giordana di quella siriana; non nascondo qualche perplessità; inutile sottovalutare il problema della differenza di cultura; non a caso le mete sono state programmate tutte in località turistiche dove la gente locale ha comunque una certa abitudine allo straniero.
In caso di difficoltà impreviste ed improvvise, agiremo con la massima prudenza, rendendoci conto che là l’occidentale non è esattamente ben accettato.
Mi si chiederà a questo punto perchè abbia allora accettato di andarci? Proprio per rendermi conto di persona, perché innanzitutto non ci vado da sola, perché Giovanni vuole continuare la sua esperienza motociclistica con il deserto già iniziata in Tunisia, e perché comunque intendo vedere alcune meraviglie del mondo, come Petra e come Palmira sopra tutte le altre…
Trovo così assurdo che le tre religioni che più hanno in comune a livello di credo e di contenuto non si sappiano di fatto unire e confrontare se non in circostanze che potremmo definire circoscritte, o in località che potremmo considerare di per sé lontane da ogni volontà di inasprimento del conflitto.
E’ dove c’è la guerra che bisognerebbe essere capaci di portare pace, segnali di distensione, programmi di dialogo e di accettazione del diverso.
La gente comune questo lo sa, sono le forze politiche e militari che sembrano non saperlo e non avere orecchie verso questa direzione.
Purtroppo il problema è serio e complesso; la Turchia tiene in ostaggio la Siria perché questa dipende da quella per le riserve d’acqua; quella che sembrava essere una porta tra i due mondi si è rivelata essere più chiusa dell’immaginato; Israele non fa che inasprire la speranza di convivenza in terra di Palestina e non serve negare che la sua direzione di governo ha spesso volentieri più sconvolto che altro; la gerarchia ecclesiastica cattolica in questo momento mi sembra che abbia molti problemi suoi interni senza andare a preoccuparsi di quelli non propriamente propri… e nel frattempo le manifestazioni di intolleranza e di integralismo islamico sembrano avere sempre la meglio a dispetto di qualunque discorso vagamente ecumenico.
Tuttavia ribadisco la mia serenità ed il mio naturale ottimismo in proposito.
Che occidentali vadano là e che orientali vengano da noi sono di per sé segnali positivi, utili e preziosi per incoraggiare la reciproca conoscenza.
Dunque non mi resta che chiudere questo post con il proposito di riprenderlo e di completarlo con una lunga serie di immagini fotografiche di contorno.
Ciao a tutti e a risentirci dalla meravigliosa incantevole straordinaria terra del nostro passato.