Il tempo, fuori, è ancora incerto. Sto curando i raggi di sole, li conto, se riescono a diventare più di 10 usciamo a fare un giretto.
Stare in casa con un bimbo così piccolo lo trovo difficile. Sono i rari momenti in cui vorrei sapesse già camminare o dire qualche parola, così tanto per farci una chiacchierata o metterci a ballare sulla musichetta di qualche carillon.
Trovo che la solitudine sia il tratto complicato dei primi mesi di maternità. Forse perchè è una solitudine responsabile, cioè una di quelle in cui non puoi star lì a dirti oh che giornata sfigata sono tutta da sola, o imbambolarti su qualche vecchio film dimenticando tutto il resto. E' una solitudine vigile e le cose da fare non mancano: dalle poppate al pannolino, segue vario intrattenimento e tra una cosa e l'altra non dimenticarti che c'è una casa intorno che non può andare per i fatti suoi. Sono piccolissime cose, leggere, ma lo stesso arrivo a sera sfibrata. Immagino che quanto sopra sia considerarsi poco materno, ma è così.
Fortunatamente poi torna a casa GF e tutto sorride di nuovo.
Ma è così che funziona veramente o sono io?
Ieri sera a mezzanotte mi arriva un messaggio di una mia collega/amica, che ha avuto un bimbo un mesetto dopo di me. Mi chiedeva dell'eco alle anche, quando si fa. Strani pensieri che vengono alle mamme a mezzanotte. Le ho risposto e il suo messaggio successivo è stato: "sapevo di trovarti sveglia! il network di mamme è una rete fantastica..."
Forse allora non sono solo io alla ricerca di una rete.