Raggi di sole prigionieri

Da Pamirilla


Temperatura in casa romana (ahimè ormai lontana) : 27gradi. Troppo caldo.
Temperatura in casa montana (già….son tornata): 2 gradi. Troooooppo freddo!
Accendo il riscaldamento. Crepi l’avarizia lascio acceso per ben 10 ore filate.
Temperatura in casa (montana) dopo 10 ore10 di riscaldamento al massimo: 3 gradi.
E che ‘zzzzo!!!

Per strada e nei negozi, il giorno dopo, la conversazione è varia:
“Freddo, eh” si dice in piazza
“Uhm, che freddo oggi!” “Eh, ma ieri era peggio!” si commenta al bar
“Il freddo è arrivato” “E’ appena cominciato” si discute dal fornaio
Come è appena cominciato? Siamo solo all’inizio?????
Ma io NON posso sopravvivere a queste temperature!
Temperatura rilevata in casa alle ore 12, dopo aver tenuto acceso i riscaldamenti per tutta la mattina: 5 gradi.
Ma porc………io torno a Roma!!!!!!!!!!!!!!!!!

Resisto, decido di resistere. Ma c’è un’affermazione, tra quelle ascoltate, che gironzola nella mia testolina annebbiata, imprigionata tra le sinapsi rotola, rotola come la pallina della roulette: “Il freddo è appena cominciato”…..appena cominciato.
Fine mese si prevede neve, a febbraio il peggio. Il peggio non è mai morto ma difficilmente io sarò ancora viva a marzo. Peccato perché alla fine del mese di marzo sarebbe stato il mio compleanno.

Ho le mani intirizzite, la nebbia nel cervello. Sto spendendo una fortuna in gasolio solo per mantenere la temperatura giusta per i pinguini. Se prendono freddo mi dispiace. Ma loro stanno benone. Mi sorridono e battono le pinne. Uno danza. O forse ho le allucinazioni?
Ho aperto il frigo e, lo giuro, era più caldo della cucina! Ma questo è troppo!!!

Il rimedio è intrappolare il sole.
E come si fa? Ci vorrebbe una magia.
Intanto che ci penso vado a fare la spesa. Però prendere la macchina per andare alla Coop non mi va così decido di comprare qualcosa in paese. Nel negozio di frutta e verdura vedo degli avanzi di cavolo nero, “Ah, bbuoni” mi dico.
“Mi dà quel po’ di cavolo nero rimasto”
“Tutto?”
La domanda mi stupisce. Stupisco ancor di più visto che al peso risulta essere un etto e poco più.
“Tre euro” sentenzia la frutta e cavoli-vendola
Tre euro?????!!!!!!!!
“Ma guardi che questi … (non mi ricordo come li ha chiamati) sono una cosa rara. Rarissima. C’è un signore che li cerca da giorni e giorni. Ma lei ha di sicuro preso gli ultimi”. Che culo, per soli tre euro?
E io che pensavo che il cavolo nero fosse toscano e fosse comune. E che costasse non più di due euro al chilo.
Ma questo non è cavolo nero, questa è una delizia sopraffina che “sembra” cavolo nero ma è…un “comecavolosichiama”. E costa più di venti euro al chilo. Deve essere fantastica.
Mappensa. Parlando con la venditrice di erbe sopraffine scopro anche che quelli che io credevo rimasugli di cavolo nero (che è proprio quel che sembrano) non vanno cotti ma si mangiano crudi. Emmenomale che me lo hanno spiegato, se no ne avrei fatto scempio. Dunque insalata di “comecavolosichiama” che va condita con sale, olio e acciughine.
Vai a cercare le acciughine. Il macellaio ne ha una confezione di siciliane, buone, ma costano tre euro…a me ne serve solo una o due, dai.
“Allora prova all’alimentari” mi fa Gigi.
Da Maria? Il suggerimento puzza di insidia ma cado nella trappola.
“Maria, mi dà un paio di alici sotto sale?” chiederne solo una mi vergogno anche se è quanto mi serve in effetti.
“Eeeecccoooo (accento strascicato tipico di Maria del negozio d’alimentari) szignooora. Guaaardi”
“No, ma io le vorrei sotto sale”
“Ma quezsteee soono sotto sale, guaaardi.”
Grondano. Olio.
Evvabbè. Quant’è?
“Tre euro”
Tre euro???!!!Due alici??????? Lo vedi? Tante volte la vergogna.

Tre euro più tre euro: l’etto di insalata più cara del mondo. Il mio tesssoooooorooo.
Ho speso meno per la carne e mi rifaccio con il pane.
Torno a casa e svuoto i sacchetti.
Che poi con questo freddo ma mica mi va l’insalata sia pure di “comecavolosichiamano” rarissimi.
Mi faccio due spaghetti e via, con gli avanzi che già avevo in frigo.

Domani vado alla Coop.



Intanto il sole l’ho catturato.
Cos’è, direte voi, quel coso nella foto? Gelatina, budino trasparente, aspic di rarissimo succo di fata?
Se vi dicessi che è succo d’arancia congelato a temperatura ambiente dove ambiente sta per casa mia?
O magari…giocavo con l’agar agar?
Che cos’è l’agar agar?
Tre euro e ve lo dico! Oppure, siccome che sono buona, guardate qui e qui.
A me questi sembrano pezzetti di sole, non scaldano ma mi fanno compagnia, mi fanno allegria e poi piacciono anche ai pinguini, non vedete? Battono le pinne.

Domani vado alla Coop.

Vi prometto una ricetta per la prossima volta, va bene?
Far dolci scalda, al minimo scalda il cuore.
Ma le uova …che faccio? Se le tiro fuori dal frigo si freddano o si scaldano? Le stendo al sole?

Mah!


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