Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico e segretario della Commissione di Vigilanza. "In un momento in cui il format dei talent show ha sempre più successo, tanto da passare dalla tv commerciale a quella pay e come dimostrato anche dagli ascolti record dell'ultima edizione di X Factor, quali strategie - chiede Anzaldi - intende mettere in campo l'azienda per conquistare il pubblico giovanile sempre più consistente in questo settore?
Appare infatti ancora più incomprensibile la scelta del direttore Preziosi di chiudere senza alcuna spiegazione la trasmissione Demo, in onda su radio1 da 12 anni, decisione che ha scatenato una vera e propria rivoluzione sul web, appoggiata e sostenuta anche da artisti e musicisti italiani. Dalla più grande azienda culturale e di servizio pubblico ci si aspetterebbe un'iniziativa innovativa e gigantesca magari incrociando tv, radio e web, così da oscurare tutti i competitor sul mercato. Invece la totale assenza di iniziative costringe i giovani a cercare la pay tv.
Questo nuovo spazio che si viene a creare potrebbe dunque essere l'occasione per la Rai di investire in una programmazione, quella dei Talent show, sempre più amata dal pubblico e dovrebbe anche imporre una riflessione sulla scelta, decisamente controcorrente, di interrompere un programma di successo come Demo. Chiederò al presidente della Commissione di Vigilanza Roberto Fico - conclude Anzaldi - di valutare un'audizione su un tema che si prefigura come un disservizio per gli utenti e un mancato guadagno certo per l'azienda".