”Il mondo del web impone una rivoluzione capillare che porta anche un broadcaster importante come la Rai a rivedere i modelli di racconto – spiega Tinni Andreatta, direttore di Rai Fiction -. Ci stiamo muovendo, facendo convergere sui nostri titoli di successo tv e internet e lo vogliamo fare anche per raccogliere la creatività magmatica che sta crescendo spontaneamente online. Una delle prerogative di un broadcaster è non invecchiare e guardare alle risorse per costruire il prodotto di domani”. Del progetto vincitore la Rai produrrà ”cinque puntate, che verranno programmate sul sito rai.tv, e si potrebbe valutare anche una messa in onda in tv”.
”Ci siamo fatti delle domande sulle nuove direzioni da prendere e abbiamo pensato alle web series – sottolinea Annamaria Granatello, direttore del Premio Solinas -. Negli anni, oltre 70 film e documentari sono stati realizzati a partire dal premio Solinas, e abbiamo realizzato e distribuito molti corti su più piattaforme”. Per i progetti in gara si richiede dall’inizio una sinergia tra sceneggiatore e regista: si devono presentare due sceneggiature e tre soggetti, per puntate di una lunghezza massima ognuna di sette minuti. ”Così potremo verificare sia la qualità della storia che la capacita’ di narrare in forma professionale” dice la Granatello.
Per il primo anno si è pensato alla commedia ”perché ha dei meccanismi molto rapidi e veloci che si adattano al web”’ spiega Tinni Andreatta. Aprirsi alla rete è anche un modo per rivolgersi al pubblico più giovane ”che comunque per i prodotti di Raiuno l’anno scorso è cresciuto, nella fascia tra i 15 e i 24 anni del 7%”.