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Rai, il Cda approva il contratto di servizio 2013-2015 e la nomina di Pasquale D'Alessandro a direttore di Rai 5

Creato il 18 settembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
Rai, il Cda approva il contratto di servizio 2013-2015 e la nomina di Pasquale D'Alessandro a direttore di Rai 5 Nei programmi per i minori, la Rai dovrà impegnarsi a non inserire spot pubblicitari. E' questa una delle innovazioni prevista dal nuovo contratto di servizio 2013-2015 dell'ente pubblico approvato oggi dal consiglio di amministrazione, riunitosi a Viale Mazzini (si è astenuta Maria Luisa Todini). Il testo è stato il frutto di un lavoro congiunto fra il dg Luigi Gubitosi e il viceministro allo Sviluppo Antonio Catricalà.
«Nei canali tematici (Rai YoYo, ndr) dedicati ai minori di età prescolare, non può essere trasmessa - recita l’art 2 lettera g) del nuovo contratto di cui Il Messaggero.it ha visionato la versione approvata - qualunque forma di comunicazione commerciale. Negli altri canali, i programmi dedicati ai minori di età prescolare, non potranno essere interrotti all’interno e, se programmati di seguito, tra l’uno e l’altro». Il consiglio ha però ottenuto dal ministero che l’applicazione della norma non sia immediata, ma decorra a partire da novanta giorni dopo l’approvazione definitiva del contratto. Inoltre è previsto l’obbligo a garantire, in orari appropriati, sulle reti generaliste, programmi destinati specificamente ai minori.
Il nuovo contratto, infatti, dopo il via libera del cda della Rai, verrà inoltrato alla Commissione di Vigilanza, che deve esprimere un parere, e solo dopo diventerà effettivo. Il testo si compone di 24 articoli, molto meno rispetto ai 34 articoli del contratto 2010-2012.
L’altro elemento di novità è regolato dall’art. 2 lettera e), riguardo la riconoscibilità immediata e agevole dei programmi dei generi di servizio pubblico: un bollino indicherà in modo chiaro e inequivocabile se il programma è finanziato con i soldi del canone. Ma prima di entrare nel dettaglio, c’è da considerare che i generi del servizio pubblico sono passati da sei a otto: i due nuovi sono i programmi di valorizzazione della musica e l’informazione e i programmi dedicati allo sviluppo delle competenze della cultura digitale.
«Rendere riconoscibili per i telespettatori - si legge nel dispositivo sull’individuazione dei programmi finanziati con il canone - in modo agevole ed immediato la programmazione dei generi predeterminati di servizio pubblico, inserendo la frase “programma finanziato con il contributo del canone” all’inizio, alla fine o durante la programmazione».
Non tutti i programmi, però, hanno questo obbligo. Possono derogare - prosegue l’articolo - «i telegiornali intesi come notiziari quotidiani e straordinari, compresi quelli diffusi dal canale tematico all news».
Non è chiaro ancora, peraltro, ed è stato sottolineato dagli stessi consiglieri, quale sarà la condotta da seguire nel caso di programmi di servizio pubblico finanziati con la pubblicità.
C’è un altro aspetto contenuto nelle nuove regole che tiene conto di una serie di sollecitazioni venute dal mondo politico: riguarda la trasparenza sui compensi, non dei singoli dirigenti ma per fasce. «La Rai pubblica sul proprio sito web - dice l’art. 18 comma 7 - entro 30 giorni dal bilancio semestrale e di esercizio, i dati aggregati relativi alla classificazione del personale dipendente per tipologia contrattuale e fasce retributive». Verranno esplicati i numeri e i costi di ogni rispettiva fascia dirigenziale, comprensivi anche dei valori medi relativi alle fasce non dirigenziali.
Il nuovo contratto prevede inoltre il rafforzamento dei principi di tutela della non discriminazione, non solo femminili, anche con riferimento all’accesso alla programmazione da parte di tutti i soggetti, in primis le associazioni dei consumatori e utenti.
E’ prevista ancora la valorizzazione dell’alfabetizzazione informatica con un relativo nuovo settimo genere predeterminato di servizio pubblico e di lingua inglese.
Nella riunione odierna, il cda Rai ha anche approvato all'unanimità la proposta di nomina di Pasquale D'Alessandro alla direzione di Rai 5. In precedenza D’Alessandro tra i diversi incarichi ricoperti, era stato direttore di Rai 2. L’ex direttore della rete dedicata alla cultura, Massimo Ferrario, dovrebbe passare invece alla redazione di Genova.
È intanto in corso a Rai Sport la votazione del piano editoriale presentato ieri alla redazione dal direttore Mauro Mazza, ma l’esito sarà reso noto solo venerdì.

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