Più in dettaglio, sembra che sul fronte di 'Rai Informazione 1' l'intento sia quello di superare la frammentazione delle varie edizioni giornaliere, di mettere a fattor comune la digitalizzazione ed anche di rimodulare il piano logistico della palazzina A di Saxa Rubra. Per quanto attiene poi 'Rai Informazione 2', si vuole conferire alla TGR un ruolo centrale per la trasmissione di un flusso costante di notizie dalla periferia al centro e viceversa, in uno scambio costruttivo con le risorse culturali e produttive del territorio, anche attraverso una collaborazione con l'informazione televisiva locale di qualità.
Novità anche sul fronte delle nomine dei direttori delle testate giornalistiche. Il piano parla di procedure trasparenti che prevedano la pubblicazione sul sito dell'Azienda di un avviso pubblico rivolto sia ai dipendenti Rai, sia ai professionisti esterni. Un cambio sostanziale, questo, se si considera che finora i direttori di testata venivano nominati dal Cda. Sul fronte di internet, il piano punta a sviluppare un progetto per far diventare il web una fonte e uno strumento per la realizzazione del prodotto informativo Rai, anche interagendo con il pubblico dei social media
“Dopo 35 anni finalmente si riesce a cambiare. Cade un muro invisibile, ma storico. E cambia l’informazione. Pensiamo che sarà migliore, più aggiornata, e ci riporta a uno standard internazionale adottato da tutti gli altri broadcaster – lo ha detto il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, commentando per i Tg Rai l’approvazione del piano di riorganizzazione delle news approvato questa mattina dal Consiglio d’Amministrazione riunito a Miano.
“Arriveremo – ha aggiunto Gubitosi – a una redazione unica. Faremo un passaggio, prima, dividendo in due le nostre attuali testate. Oggi ne abbiamo almeno sei televisive, diventeranno due che confluiranno in un’unica redazione. Il modello è quello della Bbc storica, ma in realtà è un modello al quale stanno convergendo un po’ tutti gli operatori. E’ una grande semplificazione che ci permetterà di fare ancora più cose, di dare maggior qualità e servizio ai nostri utenti. A tre anni dall’implementazione, l’azienda stima di poter risparmiare, con il piano stesso, settanta milioni l’anno”.
Quanto alle ricadute occupazionali, il direttore generale ha detto: “Ci sarà una migliore utilizzazione dei giornalisti e di tutto il resto del personale”.