“Credo fortemente nella forza della narrativa, del raccontare come esigenza ancestrale, fisica, delle persone. Il raccontare e il raccontarsi. Raccontare le proprie storie minute che, incollate una assieme all’altra, formano poi la Storia”.
Viene inaugurata così, la puntata di Scrittori per un anno dedicata al ricordo dello scrittore Ugo Riccarelli scomparso lo scorso 21 luglio a Roma. Vincitore del Premio Strega nel 2004 con Il dolore perfetto, il programma ripercorre le tappe più importanti della sua scrittura, dall’esordio con Le scarpe appese al cuore fino al recente L’amore graffia il mondo.
Ugo Riccarelli, nato nel 1954 in Piemonte da famiglia toscana, esordisce nel 1995 nella narrativa con Le scarpe appese al cuore, trasfigurazione letteraria della storia autobiografica di un malato a cui vengono trapiantati cuore e polmoni, un tema che riprende nel 2011 con Ricucire la vita. Al primo romanzo seguono Un uomo che forse si chiamava Schulz (1998), Stramonio (2000) e L’angelo di Coppi (2001).
Nel 2004 vince il Premio Strega con Il dolore perfetto, affresco corale di storie di varie generazioni. Insieme a Marco Baliani scrive il testo teatrale La Repubblica di un solo giorno (pubblicato in forma di romanzo nel 2011) sulla rivoluzionaria avventura della Repubblica romana. Nel 2012 pubblica L’amore graffia il mondo.
E’ possibile rivedere la puntata su www.letteratura.rai.it