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Rai, tema canone in Cda. Ipotesi recupero a Agenzie delle Entrate

Creato il 15 gennaio 2014 da Digitalsat

Rai, tema canone in Cda. Ipotesi recupero a Agenzie delle EntrateIl recupero del canone, attualmente affidato alla Rai per le persone fisiche, potrebbe passare sotto la gestione diretta dell'Agenzia delle Entrate. A dirlo è il direttore della stessa Agenzia, Attilio Befera, durante un'audizione all'anagrafe tributaria, spiegando che il canone «non è un abbonamento. Dire canone Rai, come se uno potesse decidere se abbonarsi o no, è concettualmente sbagliato. Si tratta di un tributo».

Il passaggio di competenze garantirebbe una maggiore capacità di riscossione, grazie ai più ampi poteri in materia dell'Agenzia delle Entrate, favorendo la lotta all'evasione del canone, che si aggira intorno al 25% del totale con un mancato introito ogni anno intorno ai 500 milioni di euro. L'ipotesi del passaggio di competenze all'Agenzia era stata discussa anche dal precedente consiglio di amministrazione Rai, ma in relazione al canone speciale, che non riguarda le persone fisiche.

«L'Agenzia delle Entrate non ha diretta competenza sul canone Rai - dichiara Michele Anzaldi del Pd -, il direttore Befera invece di fare lo sceriffo delle tasse si occupi delle sue prerogative ed eviti invasioni di campo».  «Si vergognino. Prendono in giro gli italiani», è invece la reazione di Gian Marco Centinaio della Lega Nord, protagonista da tempo di una campagna contro il canone.

Domani il tema canone sarà all'attenzione - secondo quanto si apprende - del consiglio di amministrazione Rai. Si dovrebbe discutere delle conseguenze sui conti aziendali legati al mancato adeguamento dell'importo dovuto (113,50 euro) all'inflazione. All'ordine del giorno - si apprende ancora - anche novità legate all'organizzazione aziendale e il passaggio di Leonardo Sgura dal Tg1 alla vicedirezione di Rai Parlamento.

Intanto, il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, torna all'attacco di Fabio Fazio. «Chi percepisce stipendi piuttosto consistenti per fare il presentatore in tv, deve avere l'accortezza di controllare bene le notizie che diffonde», afferma riferendosi ad inesattezze legate all'attività del Movimento 5 Stelle emerse nel corso di un'intervista al ministro Maria Chiara Carrozza a «Che tempo che fa».

Il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta, interviene invece sullo stop del tribunale di Bologna al sito Raiwatch, da lui lanciato, dopo un ricorso della tv pubblica per l'uso improprio della parola Rai. «Io ho solo pubblicato gli atti della Commissione di Vigilanza Rai - afferma Brunetta -. Il mio obiettivo è Sanremo. Io voglio sapere come sono pagate le star di Sanremo. La mia colpa è voler fare trasparenza».


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