Continuano le avventure dei ragazzi della cella sei – blocco due del riformatorio Shonan. Mentre Joe e sua sorrela Meg affrontano in processo Maheata, padre adottivo di lei e artefice delle sevizie subite dalla ragazza in adolescenza, Mario, Suppon e Soldato, sicuri che la giustizia farà il suo corso, combattono i balordi ingaggiati da Maheata. George Abe, l’autore, continua a raccontare in questo manga una storia solo in apparenza triste, ma che invece, attraverso la drammaticità degli eventi, esalta il forte legame di amicizia e il coraggio dei protagonisti. Sentimenti messi in discussione volume dopo volume da un ambiente non facile (siamo nel Giappone post-bellico), caratterizzato in modo forte e diretto dalle matite del maestro Maumi Kakizaki, i cui disegni, inoltre, trasmettono in pieno le emozioni e lo stato d’animo dei protagonisti (maggiormente nei volti in primo piano), con un disegno talvolta non troppo pulito, duro, ma mai banale. Un disegno che torna ad essere più preciso e netto quando rappresenta i paesaggi e le strutture dell’epoca, mostrando in maniera precisa il periodo storico in cui la storia si svolge. Una storia che prende linfa vitale dal vissuto di Abe (adolescente negli anni ‘50) e che, attraverso i disegni di Kakizaki, continua a suscitare empatia e non semplice compassione nei confronti dei protagonisti, costretti a lottare in una nazione a pezzi e in lenta ripresa, memori della promessa fatta a “fratellone”, morto per loro, ai tempi del riformatorio.
Abbiamo parlato di:
Rainbow #14
George Abe, Masumi Kakizaki
Traduzioni: Edoardo Serino per Newtipe K.K.
Planet Manga, 27 Novembre 2014
208 pagine, brossurato, b/n – € 4,50
ISBN 9788891255327