Rainy boots under the Tuscan sun

Buongiorno! Oggi voglio parlarvi del dramma del fare la valigia seguendo le indicazioni di meteo.it. Si, ok non è un dramma ovviamente sto esagerando :)!. Prima di partire per Firenze ho dato un'occhiata alle previsioni, io che solitamente questo tipo di cose non le faccio mai...e forse non lo farò più. Perchè? Dava pioggia e fulmini a go go così portare i stivali da pioggia mi è sembrata la soluzione...più ovvia. Peccato che invece ci sono stati più di 20° (invece che 15!) e un sole timido ma efficace! Quando si dice totalmente fuori luogo. Ecco, io lo ero. Ma passiamo avanti. Il secondo giorno in quel di Firenze abbiamo visitato il Museo Nazionale Alinari della fotografia (di cui vi farò vedere delle foto...cioè quelle che sono riuscita a rubare :) e poi abbiamo approfittato del bel tempo (......) per fare una passeggiata tra le vie e posti più o meno conosciuti del centro. Siamo anche passati davanti alla casa di Dante, inondata di turisti asiatici che scattavano foto ad ogni suo singolo mattone.  Non so se l'ho mai scritto qui sul blog, ma il mio cane (la belva bianca con il testone che campeggia nella parte destra dell'header...) si chiama Dante e la scelta del nome non è stata casuale. Cercavo un nome che ricordasse nei suoni Firenze, quando mi ero quasi decisa per Arno ho pensato...ma perchè non Dante? So che la scelta è stata quella giusta, quando ogni volta che mi chiedono il nome e sentono la risposta, sorridono perchè effettivamente fa sorridere pensare ad uno scricciolo di 8 kg con quella muso buffo e un nome così altisonante.  Anche da questo piccolo aneddoto e dai post precedenti avrete capito che qui sia ha (per dirlo alla toscana) un debole per questa piccola (ma per nulla povera, come direbbe qualcuno) città!










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