La Direzione comunicazioni aveva notificato l'esito dell'istruttoria lo scorso 31 marzo, lasciando emergere il suo orientamento negativo sulla concentrazione a causa degli effetti anticoncorrenziali che sprigionerebbe sia sul mercato 'orizzontale' delle torri di trasmissione che su quelli 'verticali' del broadcasting televisivo e della raccolta pubblicitaria. «Sulla base degli elementi emersi, l'operazione in esame (...) non è suscettibile di essere autorizzata» aveva rilevato l'Antitrust, mettendo una seria ipoteca sulla celebrazione delle nozze, che Ei Towers ha subordinato al via libera incondizionato dell'Agcm. Toccherà ai rappresentanti della controllata di Mediaset, che nel frattempo dovrebbe aver inviato anche delle memorie scritte, cercare di convincere il collegio a discostarsi dalle risultanze degli uffici.
L'audizione si svolgerà successivamente al termine del 12 aprile entro cui Ei Towers dovrà sottoporre alla Consob il suo 'piano B' per Rai Way, dopo che la Commissione ha avvertito che il prospetto dell'opas non potrebbe essere autorizzato in quanto il progetto industriale che vuole perseguire (una fusione con Rai Way) è irrealizzabile a causa della indisponibilità della Rai a cedere il 51% del capitale. L'attesa è che Ei Towers rinunci alla condizione di raggiungere almeno il 66,7% del capitale di Rai Way, accontentandosi di una partecipazione di minoranza e ragionando su possibili sinergie con la concorrente.