Rajastan 23 - Mandawa

Creato il 01 marzo 2016 da Enricobo2

Il Mandawa Haveli Heritage Hotel


La porta della nostra camera

Sunil, al pomeriggio sta appostato dentro al cortile del forte di Mandawa, trasformato da tempo in albergo di lusso. Lo sa che qualche turista arriva sempre, è solo questione di tempo. Se la sbriga sommariamente in diverse lingue e questo lo mette in condizione di vantaggio rispetto ai suoi concorrenti quando si offre per farti da guida la mattina successiva per girare tra i vicoli della cittadina e vedere le principali haveli ben restaurate, qualcuna trasformata in albergo o pensione, altre in ristoranti, una in museo. Ha soltanto una decina di migliaia di abitanti questa città, che è tuttavia il capoluogo dello Shekhawati, forse perché essendo il luogo dove è più forte la concentrazione di queste antiche case in buono stato di conservazione, si è concentrata maggiormente la presenza turistica. Questa presenza ha invogliato il restauro ed il recupero di altre case fino a far diventare il posto così interessante da essere inserito come tappa fissa nei vari tour del Rajastan, per lo meno in quelli meno frettolosi. Una sorta di circolo virtuoso insomma, che dimostra come anche il turismo abbia risvolti, in molti casi, positivi. Intanto cominci a goderti il tuo albergo. Certo quando siamo arrivati alla sera, imboccando direttamente il cortile del Mandawa Castel Hotel dentro il forte, con le luci gialle che illuminavano le guglie, gli archi e le colonnine dei cortiletti interni, la sensazione di fatata magia del luogo ci aveva strappato un oh! di meraviglia. 

Ingresso di una Haveli

Abbiamo pensato che il nostro agente di viaggio avesse voluto sparare le polveri per l'ultima tappa del viaggio, anche se il lusso del posto non si sovrapponeva coerentemente con le cifre pattuite. Quando però è emerso che avevamo sbagliato indirizzo tutto è rientrato nella norma e ci siamo spostati nella pur magnifica haveli poco distante, i cui ambienti, non sfigurando affatto rispetto al punto di arrivo precedente, non ce lo hanno fatto rimpiangere più di tanto. Anzi tale è stata la meraviglia di poter trascorrere se pur una sola notte in un luogo così bello, con un ingresso che pare l'entrata di un castello ed il successivo cortile su cui, su due piani si affacciano tutte le camere, completamente ricoperti di dipinti preziosi, che finisci per passare il tuo tempo ad esaminare con attenzione i vari ambienti nei loro minimi particolari per poterti godere una giornata come ricco mercante che, terminato il suo viaggio rientra nella sua lussuosa casa, contento di come sono andate le cose. E' il fascino senza tempo dei mobili antichi, degli oggetti che adornano angoli nascosti, le mille storie che le pareti raccontano. Le porte delle camere sono di per se stesse opere d'arte, pesanti ed incongrue per i tempi moderni, coi lucchetti che le chiudono in alto, un metodo caratteristico di questa zona. 

Mandawa - Un cortile

Gli interni ricchi ed ammiccanti con i loro archetti, sedute alle finestre, mobili d'epoca, deliziosi spazi all'aperto per passate al bagno. Insomma una vera delizia. Da fuori, lungo la strada, passano di tanto intanto cortei festosi che vanno a matrimoni in corso o accompagnano lo sposo a cavallo verso la casa della promessa che attende vestita di rosso e circondata dalle amiche, il volto velato, le mani ed i piedi ricoperti dalle volute barocche dell'henné. Ragazzi in festa che suonano trombette e lanciano festoni e stelle filanti assieme a qualche botto. Dappertutto la festa è scoppi e rumore oltre che musica e risate, sembra che sia impossibile divertirsi davvero senza una sequela di esplosioni forti o meno a seconda delle disponibilità economiche di chi fa festa. Pare che in questa settimana ci siano almeno venti matrimoni in giro per la città. Stesse sensazioni la mattina dopo, girando per i vicoli per godersi le varie case con i loro affreschi gioiosi e naif. Una delle haveli più belle ospita la banca di stato e sulle sue pareti esterni ecco una signora sull'automobile nera decapottabile con l'autista, l'aereo dei fratelli Wright, un ragazzo che telefona. Su un'altra il treno che sbuffa o un signore impettito dal naso adunco che va in bicicletta. 

I residui della festa

Tante curiosità che spiccano tra le varie processioni e battaglie di elefanti, uomini a cavallo, danzatrici voluttuose, e perché no, qualche immagine erotica. Negli angoli più nascosti trovi i residui delle festa della sera precedente, immondizie e montagne di pasta bollita, noodles avanzati su cui banchettano vacche ben pasciute con i loro vitelli. Sunil completa il giro sciorinando battute in italiano per incrementare la mancia e inevitabilmente, si finisce nel negozio del suo "parente" che estrae preziose pashmine con l'attenzione del gioielliere che espone il suoi pezzi migliori, cosa che di certo giustifica il prezzo. La delusione per i turisti cagne magre, che non comprano mai niente, rimane appesa sulla sua faccia all'uscita, ma è temperata dal fatto che, probabilmente non è un comportamento così raro. Insomma una città da godere con calma nei suoi angoli, gustandone i particolari, rimanendoci attaccati con il senso di tristezza che pervade tutto quando senti che il viaggio sta finendo e domani sarai a Delhi per chiudere il cerchio; una sorta di metafora del sentire indiano fatto di rinascite infinite dopo che il Dio distruttore ha cancellato tutto per procedere ad una nuova creazione. Ripartirai di nuovo, tu stesso uomo nuovo, ma che inevitabilmente si porta dentro di sé il vissuto di una esperienza in più, una ricchezza che nessuno ti potrà mai più portare via.

Porta di ingresso


SURVIVAL KIT

La nostra camera

Mandawa - Capoluogo dello Sekhawati e punto di tappa obbligato arrivando da Delhi o ritornandovi, nei tour che prevedono il Rajastan nordoccidentale. Da vedere le bellissime haveli, molte delle quali ben restaurate ed in uso come alberghi o altre funzioni. Giro nel bazar sulla via principali. La visita può occupare una mezza giornata. Può essere utile l'aiuto di un accompagnatore che vi faccia precorrere un itinerario logico lungo le stradine della città mostrandovi le principali e quelle che possono essere visitate internamente come quella in cui è ospitato un piccolo museo (50 R) o quella dei dipinti d'oro (100 R). Questi procacciatori d'affari (perché tali sono alla fine) sono molto aggressivi, anche se chiedono poco (2/300 R con mancia) pur di accaparrarvi e sicuri di rifarsi con le commissioni quando vi porteranno nei negozi. Se cercate di farne a meno sarete comunque assillati per tutto il vostro passeggio da altri che vi vedranno "liberi", per cui alla fine averne uno, aiuta a non essere più disturbati dagli altri. Concordate solo di lasciare il negozio al termine del giro. Anche se non comprate niente, non si adirano più di tanto. Hotel Mandawa Haveli Heritage- Sui 30 Euro la doppia con colazione. Bellissimo e situato in una delle case più belle, molto ben restaurata. Camere magnifiche con arredo antico attorno al patio centrale, grandi, pulite, AC e free wifi. Bagni ben dotati e funzionanti. personale molto gentile. Colazione molto ricca, ottime le omelettes. Si può cenare nel ristorante sul roof. Menu valido a prezzi molto accettabili. Direi il più bello che abbiamo avuto nel giro

Mandawa - Haveli


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