Nicola Fazzini
Nicola Fazzini (sax alto solo)
Un album di sax solo, singolare e atipico, per l’ottava produzione di nusica.org: “Random2”. L’ideatore è il sassofonista Nicola Fazzini (già XYQuartet, CREI, Hyper+) che, con il nuovo progetto Minimum Sax Vol 1, disegna i contorni di 46 ‘oggetti sonori’ o altrettante composizioni originali nate da un lungo e accurato lavoro di ripensamento della costruzione e della fruizione musicale nell’era del digitale.
I 46 brani del cd provengono da dieci matrici così denominate: pesci, divisioni, cose, luci, macchine, torri, espansioni, concentrazioni, successioni, ombre, silenzi. Combinate assieme, esse realizzano un processo di creazione della musica randomico e organico, del tutto inedito, peculiare e capace di incuriosire.
Se in musica si usa parlare di ‘oggetti sonori’, le composizioni che si originano da queste serie potrebbero esserne i profili, ‘minimi’ e ‘monodici’ dal momento che non vi è alcun uso di effetti o sovraincisioni.
Ogni cd, inoltre, è un pezzo unico, masterizzato con un ordine delle tracce sempre diverso, così com’è casuale l’ascolto consigliato nelle avvertenze sulla copertina.
Nicola Fazzini si pone in modo acuto sia dalla parte dell’autore sia dalla parte dell’ascoltatore. “Random2” esprime quindi una doppia intenzionalità creativa: è “un disco al quadrato” che stupisce e sorprende.
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Nicola Fazzini è un sassofonista veneziano con una riconosciuta esperienza musicale live, avendo suonato e collaborato con Enrico Rava, Peter Erskine, Carla Bley e Mark Murphy. Negli ultimi anni si è dedicato allo sviluppo di tecniche compositive che sottendono elementi innovativi con un forte uso di modulazioni metriche e poliritmie, che sono stimolanti per l’improvvisazione e creano un sound particolare e originale.
Questo è il suo primo disco in solo.
Ha avviato e partecipato a molti progetti, suonando tra l’Europa, gli USA e l’Asia. Tra i più recenti “XYQuartet”, considerato a tutti gli effetti uno dei progetti più interessanti nel panorama italiano, e “CREI Ensemble”, un gruppo di 10 elementi a geometria variabile, progetto realizzato in collaborazione con MusiCafoscari e l’Università di Venezia. www.nicolafazzini.com
FILOSOFIA
La filosofia di Random2 introdotta da Nicola Fazzini
Nel 2009 io e Alessandro Fedrigo abbiamo deciso di produrre la nostra musica in modo indipendente. Nel tuffarmi in questa avventura mi posi la questione di quale fosse il significato del “disco” come medium di un prodotto artistico.
Nell’era della musica liquida, digitale, perché un cd di 40-50 minuti, dovrebbe essere più significativo di una sola composizione della durata di pochi minuti o di un video?
Ho pensato, in seguito, che un cd potesse ancora avere e acquisire senso se utilizzava qualche funzione del mezzo di riproduzione meccanico o digitale che fosse a fini artistici. Da qui l’idea di utilizzare la funzione “random” o shuffle come quel gesto che restituisca senso e significato al disco ma anche unicità e imprevedibilità all’ascolto.
Creare una musica che quindi possa essere riprodotta in modo random/casuale attribuisce all’ascoltatore un ruolo, una funzione, una forma di partecipazione. Inoltre, in questo modo, l’opera muta a seconda dell’ordine ed è sempre diversa da sé stessa.
Da questa idea di una sequenza di brani componibile in modo diverso da parte dell’ascoltatore ho fatto poi un passo successivo: perché non rendere l’oggetto unico già in fase di produzione masterizzandolo random? Si realizza così una sorta di artigianato digitale che consente di creare un oggetto originale, copie una diversa dall’altra.
La sfida che ho cercato è stata invece quella di scrivere e utilizzare dei frammenti musicali diversi tra loro ma compatibili che potessero essere combinati in modi diversi.Una sorta di cantus firmus con applicazioni inedite ed esiti imprevedibili.
Questi elementi assumono in questo contesto di successione randomizzata, le caratteristiche di un vero e proprio metalinguaggio, perché il loro significato è completamente diverso da quello di un qualsiasi altro tipo di esecuzione.
Per sviluppare questo metalinguaggio ho preso alcune serie di altezze, intervalli e ritmi e li ho sottoposti ad alcuni processi (divisione, aumentazione, diminuzione, sviluppo, etc.); in questo senso, i 46 brani ottenuti si possono ricondurre a dieci matrici originarie, che sono: pesci, divisioni, cose, luci, macchine, torri, espansioni, concentrazioni, successioni, ombre, silenzi. Combinate assieme a partire dall’insieme 5-1 (nella tavola degli insiemihttp://solomonsmusic.net/pcsets.htm) esplicitato nella serie (0.1.2.3.4), esse si mescolano poi tra loro nei loro processi, per cui non è sempre semplice capire da quale matrice ciascun brano sia originato e quale matrice prevalga. Si tratta di un processo di sviluppo quasi organico.
Mi piaceva l’idea che, con il sax solo, avrei sviluppato l’idea di una musica assolutamente lineare, monodica.
Mi piaceva l’idea di confrontarmi con un “solo” e di poter studiare, modificare ed elaborare costantemente il progetto senza dover aspettare la verifica di una prova collettiva. In questo senso il progetto Minimum Sax Vol. 1 e questo disco sono i risultati di sei mesi di lavoro solitario ma costante.
DESCRIZIONE BRANI
Pesci sono gli elementi della serie suonati secondo sottrazione e ‘a galla’ emergono di volta in volta sporadicamente solo alcune delle note della serie, facendo prevalere il silenzio e il ritmo sottinteso.
Divisioni sono il ciclo più numeroso di composizioni e nascono dalla suddivisione del tempo in diverse unità, ripercorrendo anche al contrario la serie.
Cose sono un ciclo di oggetti sonori che nascono dall’utilizzo di quarti di tono e posizioni alternative allo scopo di creare effetti ritmici e timbrici celati nelle pieghe delle chiavi dello strumento.
Luci sono la declinazione della serie nel registro acuto dello strumento.
Torri sono brani costruiti sugli insiemi verticali ottenuti dall’alternanza di terze maggiori e minori.
Macchine nascono dalla variazione alternata e sistematica delle durate di alcuni degli elementi della serie.
Espansioni e concentrazioni sono il risultato dell’ampliamento o della riduzione progressiva delle altezze o della divisione ritmica di terze o degli elementi della serie.
Successioni, sono varie declinazioni sulla nota do della successione numerica di Fibonacci.
Ombre sono alcuni dei brani ritmici precedenti dove il suono è il risultato del solo rumore percussivo dei tasti dello strumento.
Silenzi sono pause di diversa durata.