Ancor più sorprendente è il fatto che quel video, mancante nell'archivio del Consiglio comunale, sia nella disponibilità dei"Giovani Democratici", che ne hanno messo in rete, simpaticamente rielaborandola, una parte di pochi secondi, estrapolata dal video... che non c'è.
Capisco, taroccare le immagini, oltre ad essere divertente, fa parte della tradizione storica del Pd.
Capisco anche che si voglia distogliere l'attenzione su vicende come quella della cooperativa Di Vittorio che, afferma il commissario giudiziale Paolo Capretti, "per anni ha messo in atto operazioni illecite per nascondere la realtà - un buco di 19 milioni di euro, ndr - e salvare gli interessi degli amministratori", quasi tutti con tessera, prima del PCI oggi del Pd.
Siamo ad oggi. Con ritardo, il sindaco di Fidenza, per alcuni anni lui stesso componente del cda (consiglio di amministrazione) di qualche cooperativa della Di Vittorio, solo ora salta fuori, come coniglio bianco dal cappello del prestigiatore, la questione dell'ipoteca (?), tutta da verificare, e dei sette sindaci che vanno, in pellegrinaggio a Palazzo di Giustizia dal dott. Roberto Piscopo, presidente del tribunale di Parma, non si capisce a far cosa visto che l'autonoma e l'indipendenza della magistratura è sancita dalla Costituzione.
Di questo i "Giovani Democratici" non scrivono alla Gazzetta di Parma, un foglio sempre così generoso nei loro confronti e nei confronti del loro partito, il Pd.
Come non dicono o scrivono nulla di quello che succede all'ASP di Fidenza, l'azienda pubblica che s'occupa di noi quando non solo per via dell'età non ce la facciamo più e che, grazie a decisioni politiche non solo del Pd ma anche di Forza Italia, rischia di diventare terra di conquista di due cooperative in regime di monopolio a scapito non solo dei bilanci pubblici dell'azienda, come dimostrano i numeri di due diverse simulazioni, ma anche della qualità dei servizi, oggi garantiti dall'alta specializzazione degli operatori sanitari che rischiano in prima persona di essere "cooperativizzati", e dei servizi offerti.
E non è finita.
No, non è finita. E come potrebbe? In generale, qui come a Beirut, quando amministratori pubblici, funzionari comunali, progettisti, costruttori, gestori delle principali imprese di servizi e di attività commerciali, sono espressione del medesimo "gruppo", la commistione di interessi si fa sistema e piega, senza alcuna resistenza, l'interesse pubblico a quello del "gruppo".
Altro? Eccome, a partire dall'aumento di tasse e rette comunali... per finire con la Solveko e tutti i rischi del caso. Ma quelli che si chiamano "Giovani Democratici" sono felici; giocano con i filmati scomparsi e sono felici; vengono usati e sono felici, talmente felici che se qualcuno inventasse una macchina per i calci in culo, proverebbero piacere a sedervici sopra scoprendo l'estasi di regolarla a trenta colpi al minuto.Che mondo!Les dieux s'en vont, les enragés restent!
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