Arriva ora la nuova versione di Raspberry Pi. Si tratta del Modello B+, annunciato ufficialmente sul portale della fondazione che ne cura lo sviluppo, Raspberrypi.org.
Ma , domanda essenziale: a cosa serve? È una scheda dalle dimensioni di una carta di credito e nella nuova versione sono presenti altri due connettori USB, un vano per schede di memoria microSD anziché SD, un connettore video RCA e una presa jack audio-video da 3,5 millimetri. Il numero dei pin GPIO (General Purpose Input Output), per controllare oggetti e dispositivi con connessioni elettriche, è stato alzato a 40, consuma di meno e ha un chip audio con un mini trasformatore che garantisce l’abbattimento del rumore.
Per il resto rimane uguale al primo modello: porta HDMI, connettori di espansione per dispositivi come webcam e display, 512MB di RAM ed Ethernet 10/100; così come le caratteristiche anche il prezzo, 35 dollari (circa 29 euro) resta uguale.
L’idea è nata per lo studio dell’informatica a livello scolastico per dare una spinta alle competenze tecnologiche. Ma grazie alla sua versatilità ha poi trovato altri campi di utilizzo. Uno degli ambiti in cui si è sviluppato è quello dell’intrattenimento, dove sono state sfruttate le possibilità, per esempio, come media center oppure come piccolo server casalingo.
Ma ci sono altre testimonianze degli innumerevoli utilizzi di questa schedina mille usi: c’è anche chi ha usato la board come cervello per una tastiera composta da lattine di birra o chi ne ha sfruttato le potenzialità per far volare un piccolo drone, chi ha dato una veste smart al proprio televisore, chi ha resuscitato C1P8 da Guerre Stellari e chi ci ha costruito delle mini console arcade per giocare ai giochi anni ’80.
Che dire, un nuovo passo in avanti per il mondo dei single board computer; quanto prima vedremo YouTube pullulare di video con le più assurde implementazioni del Raspberry Pi 2.
Meet the Raspberry Pi Model B+ (with bloopers) from Raspberry Pi Foundation on Vimeo.