Rassegna della microeditoria a Chiari: un invito agli editori presenti

Creato il 08 novembre 2012 da Autodafe

di Cristiano Abbadessa

Autodafé, in questi giorni, sta lavorando a molti progetti, in buona parte pensati e realizzati insieme al FestivalLetteratura Milano. Sono iniziative che daranno nuovo spessore alla casa editrice, connotandola fortemente per il suo ruolo sociale e per la presenza sul territorio. Alcuni progetti sono già operativi (e a breve ve ne renderò conto: non essendo aperti al pubblico lo farò in termini di consuntivo), altri sono in cantiere (un cantiere anche avanzato), altri ancora sono ormai in rampa di lancio e a breve diventeranno di dominio pubblico, in attesa di una vostra convinta adesione.
Prima di tutto questo, però, c’è la rassegna della microeditoria a Chiari, da venerdì 9 a domenica 11 novembre, che rappresenta al momento uno degli appuntamenti più importanti e significativi per una casa editrice come la nostra, in quanto, a differenza di fiere apparentemente simili, è realmente “tagliato su misura” per le nostre esigenze e possibilità.
Saremo dunque presenti a Chiari, con un nostro stand, e speriamo di incontrare lettori che hanno già avuto modo di conoscere i nostri libri e altri che siano interessati a scoprire la nostra filosofia editoriale.
La manifestazione di Chiari, però, può e deve rappresentare anche un momento di incontro fra editori che hanno sensibilità affini e che devono affrontare le medesime problematiche, a partire, come sempre, da quelle legate alla distribuzione e alla vendita dei libri, al rapporto tra editori e librai indipendenti, alle forme di promozione di marchi che non godono di ampia visibilità sui media tradizionali.
Ho detto, in apertura, delle importanti iniziative di radicamento territoriale e di portata sociale che stiamo realizzando. Scopo fondamentale di una casa editrice, però, resta la pubblicazione di titoli con annessa vendita. È la ragion d’essere di un editore ed è anche giusto, al di là dell’eventuale ritorno economico diretto o indiretto di qualche altra attività, che costituisca il principale polmone finanziario.
Ho scorso l’elenco degli editori presenti a Chiari e ne ho approfondito la conoscenza consultando i loro siti, i cataloghi, le proposte e le offerte. Ho verificato, come dicevo, che l’insieme forma un universo piuttosto omogeneo per dimensioni, obiettivi, potenzialità e limiti.
È per questo che mi rivolgo direttamente ai colleghi editori che onoreranno la rassegna. Abbiamo problemi comuni, abbiamo probabilmente un’identità (o quasi) di opinioni sulle possibili soluzioni, abbiamo ricette non incompatibili fra loro. Da solo, ciascuno di noi riesce al massimo ad arrangiarsi tra mille difficoltà, rimanendo però confinato in una dimensione che, quando va bene, è di pura sopravvivenza. Il tutto, nella maggior parte dei casi, a fronte di una produzione editoriale di qualità, che meriterebbe il libero accesso a un pubblico ben più vasto. Parliamone.
Noi saremo a Chiari soprattutto per questo. Abbiamo delle idee e vogliamo confrontarci, convinti che solo facendo rete sia possibile far crescere la presenza delle nostre case editrici, dando un senso compiuto alla nostra attività. Vi cercheremo, e vi invitiamo a venirci a trovare al nostro stand. Parliamone. E cerchiamo, senza sterili personalismi o immotivate gelosie, di costruire una strategia comune e di farle prendere corpo.
Vi aspettiamo. Aspettateci.


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