ASSEDIO A GHEDDAFI Quattro esplosioni hanno scosso Tripoli dopo le 2 locali, seguite poco dopo da altre due deflagrazioni. Secondo testimoni, tra gli obiettivi colpiti ci sarebbero il compound di Gheddafi, un'agenzia di intelligence e un edificio già bombardato il 30 aprile scorso, sede dell'alta commissione per l'infanzia, stando a quanto riferito da una fonte ufficiale libica. Nella tarda serata di ieri, invece, altri testimoni avevano riferito di due esplosioni contro la televisione di stato e l'agenzia ufficiale Jana. Durante la notte a Tripoli hanno poi risuonato sirene e sporadici colpi di fucili d'assalto e armi pesanti, mentre gli aerei continuavano a sorvolare la città.
"LA PARTITA È FINITA" I violenti bombardamenti sono stati lanciati all'indomani della dichiarazione del Segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, secondo cui per Gheddafi "la partita è finita". Il leader libico "dovrebbe comprendere rapidamente e non troppo tardi che non c'è futuro per lui o per il suo regime", ha detto il numero uno dell'Alleanza Atlantica, che da fine marzo guida le operazioni militari della coalizione internazionale. Il 1 maggio scorso, il figlio di Gheddafi, Saif al Arab, e tre suoi nipoti sono rimasti uccisi in un attacco della Nato a Tripolifonte http://www.iltempo.it/interni_esteri/2011/05/10/1256334-libia_attacco_bunker_gheddafi.shtml
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