Il Ravanello
Il ravanello appartiene alla famiglia delle Crucifere, ed è classificato con il termine scientifico di raphanus sativus. Esso è utilizzato sovente come prodotto di coltura intercalare, in mezzo a due principali coltivazioni e cresce facilmente anche diverse volte nella stessa stagione e nello stesso spazio di terreno. La sua consumazione, si è detto, avviene spesso in compagnia di insalate. Nel nostro paese si utilizza quasi esclusivamente crudo, mentre in altre cucine è apprezzato a anche dopo cottura. Per ciò che concerne le sue proprietà nutritive, il ravanello presenta un bassissimo apporto calorico: fra le verdure è una di quelle meno caloriche contando solo 12 calorie circa ogni 100 grammi di prodotto. E' particolarmente fornito di vitamina B e vitamina C ed ha quindi importanti facoltà antiossidanti e depurative, in particolare di aiuto per l'attività di fegato e cistifellea.
Terreno
Il ravanello cresce facilmente su diversi terreni. Tuttavia la sua predilezione va a un terreno ricco di sostanza organica, sciolto, dotato di una buona esposizione, privo possibilmente di eccessivi ristagni di acqua. Non si sviluppa adeguatamente in condizioni di eccessiva siccità, così come in condizioni climatiche particolarmente caldi che influiscono sul sapore della pianta conferendole un gusto molto piccante
Concimazione
Interventi di concimazione sono poco utili per la crescita della pianta a causa della breve durata del suo ciclo di crescita che non supera le tre settimane.
Avvicendamenti
Il ravanello si associa favorevolmente ad altre verdure come piselli, carote, cavoli e fagioli. Un consiglio interessante può riguardare un abbinamento con la lattuga, che fa sì che il ravanello cresca con un sapore molto meno piccante. Al contrario una presenza ravvicinata della pianta di cerfoglio andrà ad aumentare il sapore piccante del ravanello.
Semina
La semina deve avvenire su un letto caldo, a spaglio nei primissimi mesi dell'anno. Si può inoltre ottenere un raccolto per tutta la durata dell'anno, seminando ogni due settimane circa o a spaglio o in file distanziate di circa 15-20 centimetri. La quantità di semi da utilizzarsi è di circa 50 grammi, o poco meno, ogni 10 metri quadrati di campo. Si può inoltre seminare all'inizio di giugno fino a luglio così da avere un buon raccolto invernale. In questo caso le file dovranno essere staccate tra loro di 30 centimetri circa.
Annaffiature
Da effettuarsi prevalentemente nei mesi più caldi e portatori di siccità, dal momento che la pianta di ravanello necessita di una adeguata irrigazione così da non farla crescere con un sapore eccessivamente piccante. Inoltre è consigliabile operare con annaffiature frequenti e con regolarità per scongiurare spaccature fastidiose delle radici.
Parassiti
I nemici più comuni per il ravanello sono quelli tipici della famiglia delle Crucifere. In particolare la pianta teme molto gli eventuali attacchi della cosiddetta “pulce altica”, o pulce del terreno. Questa viene combattuta bagnando con buona frequenza le foglie , utilizzando anche opportune irrorazioni di sevin.
Raccolta
Il ravanello cresce assai presto nella stagione primaverile, e si raccoglie dalle tre settimane circa dopo la semina per le piante più precoci, fino a un paio di mesi dopo la semina per quelle più tardive. La raccolta non deve essere tuttavia troppo tardata, altrimenti la pianta si presenterà con un sapore troppo piccante e con una consistenza molto poco croccante. Le varietà più tardive del ravanello, quelle del ravanello estivo, che si raccolgono circa due mesi dopo la semina, hanno infatti radici cave e più piccanti, oltre a una croccantezza minore.