Bradbury è anzitutto scrittore dell’uomo, del singolo essere umano con le sue paure, speranze, fobie, rimembranze, emotività e tutto il resto, sempre includendo i lati peggiori e migliori dell’essere umano, sempre senza scordare che nell’uomo esistono costantemente, in ogni istante della sua vita, due distinte e opposte pulsioni: quella verso il passato e quella verso il futuro.
Gianni Montanari – Introduzione a “34 racconti” di Ray Bradbury, Oscar Mondadori 1984
Come promesso, ecco la prima puntata del diario di viaggio.Tombino a YokohamaArrivo alla Stazione di Tokyo alle 7, una combinazione spazio-temporale alquanto... Leggere il seguito
Ed eccoci arrivati al momento tanto atteso!Il CineRdForum di sommobuta ha preso ufficialmente vita ed è pronto ad iniziare!Di cosa parliamo oggi? Ma di Ritorno... Leggere il seguito
Odin mi aveva fatto visita da ragazzino, con il nome di Wotan. Da qualche parte vi ho già parlato di come ho incontrato gli Aesir da giovanissimo e di come in... Leggere il seguito
Esistono oggetti che sono semplici oggetti di design, decorazioni aggiunte alla vita di tutti giorni. Altri sono funzionali al quotidiano, altri spinti... Leggere il seguito
oroscopo per lo Scorpione dal 3 al 9 aprile:Sul mio blog ho citato una frase dello scrittore Ray Bradbury: “Dovete essere ubriachi di scrittura, così che la... Leggere il seguito
Ieri sera “prendiamoci una pizza va” dico a Sorella “…e poi X-Files” a conclusione di una giornata passata in casa a dare tregua a fisico e mente almeno per un... Leggere il seguito