Regia: Taylor Hackford Anno: 2004 Titolo originale: Ray Voto: 6/10 Pagina di IMDB (7.8) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Ray fa parte di quei film che non rientrano nel mio bagaglio culturale e di interessi, ma che accendono comunque una fiamma perpetua molto luminosa. Le pellicole biografiche non sono il mio forte, e le sceneggiature risultano spesso piatte qualora debbano seguire il reale andamento della storia, o volutamente forzate e romanzate per poter intrattenere lo spettatore. Hackford sceglie la prima strada, raccontando la vita di Ray Charles nello spicchio temporale tra gli anni cinquanta e sessante con alcuni flashback che ricordano i suoi primi anni. Ok, ma chi era Ray Charles? Io vabbeh, sono un ignorante all'ennesima potenza, e così quando ho iniziato a vedere il film mi si è letteralmente aperto un mondo nuovo. La vita di un uomo, raccontata attraverso al sua musica. Uno di quegli uomini che con la musica, hanno lasciato il proprio segno. Innovatore, stravagante, trasgressivo, eroinomane, infedele, debole, audace, riesce a muoversi nel mondo mettendo da parte la sua cecità Il suo essere extra dall'ordinario non viene comunque esaltato nel film, che risulta essere veramente molto fedele alla biografia del cantante e musicista americano. Jamie Foxx risulta da standing ovation per l'interpretazione che ci regala e per la vita, non solo musicale, che interpreta. Una performance davvero sopra le righe, che anche l'originale, se non fosse stato privato del dono della vista, avrebbe apprezzato e giudicato a pieni voti la postura, gli atteggiamenti, la mimica espressiva. Due ore di pellicola, anche se tempestata di tracce musicali, non sono semplici da digerire, se non si ha di fronte qualcosa di maestoso, e Foxx è un maestro che non usa compromessi di sorta. Lui è Ray. E Ray è l'eroe, non senza macchia, della propria vita. Consigliato, anche a chi come me non sapeva niente o quasi di questo artista.