E' una tematica difficile e ha molti punti di vista, anche in base al periodo storico e alla nazionalità di provenienza, cerchero' di essere semplice nel mio pensiero in modo da sviluppare almeno un punto di riflessione.
Sarà un post lungo ma meglio esporre tutto, cosi' chi ha voglia di discutere sulla tematica trova tutto cio' che ho da dire a riguardo.
E' da quando ho iniziato ad informarmi su questo paese che sento usare la parola "razzismo" per molte situazioni e genere di persone / abitanti, questo mi ha fatto pensare molto e cercare di capire meglio la provenienza del malessere e dell'accusa, anche perchè sono iscritto a vari gruppi di Italiani all'estero e sento usare questo termine anche in paesi "meno chiusi" come Australia, Sud America e oriente, quindi questo mi fa pensare che cè qualcosa altro da valutare e non soltanto un popolo Nordico.
Di solito quando si parla con amici, sui gruppi in Internet o in special modo al Bar del paese ci si appoggia ai luoghi comuni, dandoli per veri e si inizia a costruire sopra la propria storia e punto di vista facendo anche paragoni con l'Italia.
Questo è molto pericoloso perchè crea una realtà del tutto distorta e fantasiosa, diffidate da chi non ha mai visto e diffidate da chi parla solo male di una nazione, perchè esiste sempre una parte di bene o di male e questa va messa in rapporto a cio' che quella determinata persona cerca all'estero.
I luoghi comuni
Un luogo comune è un'opinione (non necessariamente "vera") o un concetto la cui diffusione, ricorrenza o familiarità ne determinano l'ovvietà o l'immediata riconoscibilità. Fonte WikipediaQuesta frase l'ho trovata in un sito web, e la trovo molto inerente al problema, anche lui parla del suo trasferimento dalla Calabria a Torino e i vari luoghi comuni che sentiva dire da suo papà.
Che i Telegiornali siano faziosi ed ignoranti, in Italia, si sa... ma non è la gente che fa i telegiornali (personalmente credo di aver visto l'ultimo telegiornale di una rete "pubblica" che era ancora papa, ed arzillo, Giovanni Paolo II)... ma dire che la gente è razzista solo perché quattro incompetenti usano aggettivi per enfatizzare il loro "perbenismo", è pregiudizio... ed il pregiudizio è parente stretto, quasi genitore, del razzismo stesso! FONTEI pregiudizi sono una piaga sociale che mescolati ai luoghi comuni che ne enfatizzano la veridicità creano realtà distorte e a volte quasi pericolose da ascoltare.
Nell'esperienza individuale, è molto facile che i fatti che si accordano con la propria opinione siano ricordati come più frequenti e più significativi dei fatti che la smentiscono. La discordanza fra l'evidenza e il luogo comune viene attribuita al caso (l'eccezione che conferma la regola, strana espressione che tuttavia viene utilizzata molto spesso), mentre la concordanza viene interpretata e ricordata come una conferma; la loro frequenza relativa viene deformata dalla memoria. Una serie di nessi e meccanismi innescano un processo di conferma e amplificazione.Facciamo esempio come sul link di wikipedia che ho messo prima, il luogo comune che dice:
- Il Carso è pieno di vipere.- Qualsiasi serpente visto in Carso è quasi certamente una vipera.- Io stesso, come chiunque vada in Carso, vi scorgo spesso vipere.- Se vengo morso da una vipera in Carso, mi precipito al Pronto Soccorso e mi faccio iniettare il siero antivipera.- In Pronto Soccorso mi iniettano il siero antivipera. Era proprio una vipera.- Lo racconto a tutti, e vengo intervistato anche dal giornale locale.
La prima e la seconda affermazione sono false. L'avvistamento certo di vipere in Carso è un fenomeno raro; quello di serpenti non velenosi (Coluber viridiflavus, Elaphe longissima) è molto più frequente. La terza costituisce un'esperienza-trappola (esperienza deformata da luogo comune. La gente vede serpenti non velenosi, e li chiama "vipere" perché il Carso è pieno di vipere). Con la quarta, inizia un pericolo reale. L'iniezione di siero antivipera è una pratica pericolosa, che causa spesso la malattia da siero. La quinta è una falsa conferma scientifica. In realtà, i medici del Pronto Soccorso condividono lo stesso luogo comune di partenza, e, anche se resta un dubbio, possono decidere di praticare comunque la terapia in via precauzionale. La sesta conclude il ciclo. L'idea che il Carso è pieno di vipere si diffonde e si rafforza. FONTEPossiamo riassumere che l'ignoranza diffonde ignoranza a una velocità superiore dell'informazione reale, perchè questa non fa notizia e troppo difficile da assimilare.
Il Razzismo
Nella sua definizione più semplice, per razzismo si intende la convinzione preconcetta e scientificamente errata (come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici), che la specie umana sia suddivisa in "razze" biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacità intellettive, con la conseguente idea che sia possibile determinare una gerarchia di valore secondo cui una particolare e ipotetica "razza" possa essere definita superiore o inferiore a un'altra.Non metto in dubbio e ho ascoltato racconti personali di connazionali, che hanno subito violenze anche fisiche per questo problema, in special modo negli anni passati in cui il "diverso" veniva visto come un pericolo, ma sono casi isolati da non farne un "luogo comune", da tenere sicuramente in considerazione, ma se non ricordo male, anche in Italia ci sono stati numerosi casi di Razzismo diretto e indiretto.
Nella mia regione, in Veneto, che amo molto e questo non è da mettere in discussione, ho assistito direttamente e sentito costantemente discorsi e azioni razziste, alcune poco descrivibili e di una bassezza terribile.
Certo, noi non abbiamo un vero e proprio programma di integrazione e ci causa alcuni scompensi sociali, oltre a dei Telegiornali che diffondono paura e "luoghi comuni" ogni giorno, che messi assieme, uno esce di casa e appena vede il diverso già si mette nelle difensive.
Ma questo non va a giustificare l'ignoranza personale.
Il problema del razzismo è diffuso in tutto il mondo, non credo esista una nazione che non ne sia affetta, spero che con il tempo e lo studio, a scuola e a casa, questa piaga si abbassi.
Qui sto conoscendo molte persone e di varie nazionalità, molte di queste se si indaga e si investe un po' di tempo a parlare e valutare, vanno ben oltre ai modi di dire che si sentono in giro e che io onestamente ne ero pieno in testa, ho dovuto smentirmi su molte cose e punti di vista.
Questo pero' non nega che ho conosciuto persone poco positive e non costruttive, ma come dicevamo esistono in tutte le nazionalità... basta scartarle.
Questa parola "Razzismo" ha un esatto significato,
da non confondere con altre questioni sociali o di difficoltà di integrazione propria,
derivata da:
- Paura del nuovo
- Paura di cio' che non si conosce
- Un carattere poco aperto
- La ricerca del "consolidato" in terra estera
- Il trovarsi spaesato e la ricerca della propria zona di confort ( dove il nostro cervello vuole rifugiarsi in ogni situazione non comoda a noi )
- La poca autostima personale
- Il dover affrontare problemi del tutto nuovi, sia sociali che pratici.
- Diversi valori e quindi un diverso senso della vita
Su questa ultima problematica, ci hanno studiato in molti e si chiama Shock Culturale, ha una sua struttura e caratteristica ben precisa, in cui l'individuo per difendersi puo' accusare tutto il sistema che ha attorno per soperire a una sua inadeguatezza verso il sistema che ha scelto.
Vi metto il link al mio articolo a questo Shock Culturale Cosa è ?
La nostra storia
Noi italiani abbiamo una lunga storia di espatrio in altri paesi, come la piu' grande negli U.S.A. nei primi anni del 1910 circa e molti anche con la Germania.
Italiani verso le "Americhe"
Italiani in Germania
Devo ammettere che sono storie molto forti e mi fanno pensare a come ogni secolo dobbiamo emigrare perchè non sappiamo stare uniti e gestire una nazione, colpa sempre dei politici ? forse, ma forse anche nostra, un popolo ingestibile ? forse ma di questo vi lascio discutere al Bar cosi' avete qualcosa da fare durante il giorno. eh eh ;-)
Ho visto anche molti altri filmati, e devo dire che la verità sta nel mezzo, sicuramente i paesi ospitanti erano poco preparati come noi, al diverso, al nuovo, ma anche noi siamo un popolo di "rissosi" e pronti a estrarre il "coltello" anche se non reale, ma ideologico con discussioni accese e al limite della lite, per ogni questione.
Noi, il nostro "onore" da difendere, io sono un Uomo e devo farmi valere, il dover dimostrare al proprio gruppo che non si è una femminuccia, l'orgoglio latino ecc ecc siamo un popolo di bollitori dell'acqua, non per niente siamo affezionati alla moka del caffè ... LOL scherzo !! :-D
Diciamo che nel nostro passato abbiamo creato qualche ricordo e qualche modo di dire, e questo ci rimarrà attaccato a vita, perchè come dicevamo, i "luoghi comuni" sono gli ultimi a sparire, proprio perchè i piu' semplici da ricordare e usare.
Questo a pro e contro, per l'Italia e per gli altri paesi, è una lunga catena intrecciata di luoghi comuni, e cosa volete farci, facciamoci 2 risate, 4 birre e la pace torna nelle strade.
Considerazioni finali
Valutato tutto il complesso di questo discorso molto difficile, io direi di fare attenzione a come si usano le parole, si attribuiscono significati e azioni anche a cose minori, per semplicità, per sentirsi meglio o per non dover cambiare noi e sforzarci ad integrarci in una nazione che abbiamo scelto.
Non è esente di difficoltà, perchè la Mamma degli stupidi è sempre incinta, e tranquilli che non è sempre la mamma degli altri eh !
Per cui anche all'estero si troveranno persone poco preparate al nuovo, sicuramente, ma questo non deve fare da deterrente all'entusiasmo e alla voglia di imparare.
La costanza, la voglia di imparare, un po' di autostima, l'apertura mentale di accogliere il diverso come nuova realtà di vita e lo scambio di impressioni con i locali, farà nel tempo la vostra fortuna e un buon modo di vivere, molte volte la soluzione è piu' semplice di quello che pensiamo.
Il male esiste in tutto il mondo, ma si espatria per una ragione culturale, personale, per una tranquillità mentale, per un futuro e per divertimento e questo va oltre ai racconti di depressione personale o inadeguatezza al cambiamento.
A volte non è semplice, ma è sempre una questione di scelta personale, io ho voluto vivere in Danimarca, una scelta ben precisa che implica altre azioni precise, se questo venisse a mancare sarà mia responsabilità di non mettermi a piangere in giro e cercare una nuova soluzione che possa rendere felice la mia famiglia, valutando, studiando, cercando di capire, provando, un nuovo stato e realtà da abbracciare e fare un po' mia.
Noi qui siamo felici, e non abbiamo mai avuto a che fare con questioni di Razzismo, qualche stupido ok, ma sotto casa non li avete anche voi questi ?
P.s.
Lo so questa ultima foto non è molto inerente, ma ce l'avevo nel desktop da un bel po' e volevo usarla, non sapendo dove, l'ho messa qua, il Blog è mio, saro' libero di usare le foto che voglio :-)
Vi ses,
Mattia