Ma che paese è quello in cui è una notizia una frase come "non tutti gli immigrati sono delinquenti"? È come dire non tutti gli alberi sono sempreverdi, oppure non tutti i bambini sono biondi, o non tutte le donne sono stupide (questa ancora si sente di tanto in tanto). Ossia sono frasi completamente prive di senso logico in quanto assolutamente e lapalissianamente ovvie. E infatti, quello che più stupisce le anime belle come me ogni volta che un nuovo 'mostro immigrato' fa capolino sulle prime pagine dei giornali è la completa assenza di argomenti razionali e di passaggi logici nelle posizioni dei razzisti di turno. A Lamezia Terme la Questura ha "sconsigliato" alla comunità marocchina di partecipare ai funerali dei 7 ciclisti ammazzati da un pirata della strada. Perché? Perché il pirata della strada era marocchino. E che c'entra?, si domandano le anime belle. Assolutamente nulla, ma appunto la logica e la razionalità hanno da tempo lasciato campo libero alle urla sbraitanti e senza senso.
Poi 'immigrati': ma, che categoria è quella di 'immigrato'? Non può certo inidividuare una tipologia umana, né tantomeno morale o penale. Immigrato è semplicemente uno che arriva da un altro paese. Stop. Ci dice qualcosa questo sulla sua personalità? sulla sua condotta morale? sulla sua onestà? Assolutamente nulla. Ci può dire qualcosa - il più delle volte - sul suo coraggio e suoi suoi sogni. Molto invece, questo sì, ci possono dire le condizioni in cui molti immigrati (non l'immigrato come categoria ontologica) si trovano (sono costretti) a vivere, condizioni che spesso cosituiscono un brodo di coltura ideale per scelte fuori dalla legge. O che ti pongono esse stesse direttamente fuori legge, vedi il reato di clandestinità. Ma questa è un'altra storia.
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