Della Valle è critico riguardo il metodo usato per la nomina del nuovo amministratore delegato di Rcs, definendolo molto ironicamente “una frittata cucinata male” e il numero uno di Tod’s continua a puntare l’indice, affermando: “E' stata una brutta frittata, che non ha soddisfatto nessuno e credo che anche chi l'ha messa in piedi, se potesse tornare indietro, lo farebbe immediatamente.
Si è seguito un metodo scandaloso; la Rizzoli non è una sala giochi dove uno si diverte e si fa venire delle idee estemporanee. Auguriamoci che nessuno tenti di dare fastidio alla gestione editoriale della Rizzoli, soprattutto per il Corriere della Sera, perché sarebbe un fatto grave”.
Diego Della Valle detiene il 5,499% delle azioni e da buon imprenditore, quale lui ha dimostrato di essere ed è tuttora, sottolinea quanto sia importante una buona gestione del gruppo editoriale: “Personalmente sono favorevole a tutto quello che possa mettere l'azienda in condizione di essere competitiva, di poter investire, qualunque sia la strada percorribile. Prima di pensare a un aumento di capitale, per quanto mi riguarda e per il Cda che l'ha deliberato, si può mettere in sicurezza l'azienda vendendo le cose che non sono strategiche”. Sicurezza aziendale prima di tutto, un concetto che a molte realtà imprenditoriali, editoriali e non, sfugge con pesanti e, a volte, catastrofiche conseguenze. source