Sono almeno 30 le vittime degli scontri avvenuti nelle scorse ore tra le forze armate della Repubblica Democratica del Congo (Fardc) e i ribelli ugandesi della milizia Adf-Nalu a un’ottantina di chilometri da Beni, nell’est del paese. Lo afferma la locale emittente Onu, Radio Okapi.
La maggior parte delle vittime, 19, si sono registrate tra i ribelli: i restanti sono militari, tra cui figurano anche tre feriti. I combattimenti - specifica Radio Okapi - sono avvenuti in particolare nelle località di Makembi, Nadwi e Jéricho.
A conferma dell’instabilità della regione, dove le Adf-Nalu sono solo uno dei gruppi armati attivi è stato pubblicato nelle scorse ore anche un rapporto di Human Rights Watch.
Intitolato “La nostra scuola è diventata un campo di battaglia: uso delle scuole per reclutamento e scopi militari nella repubblica Democratica del Congo orientale” il documento accusa sia i gruppi armati che l’esercito congolese di aver usato edifici scolastici a scopi militari.
Ai ribelli in particolare è attribuito il reclutamento forzato di minori sequestrati nelle classi o sulla strada per arrivare a scuola: una pratica che - documenta l’organizzazione per i diritti - ha spinto molti ragazzi e ragazze a smettere di frequentare la scuola per scelta loro o delle famiglie.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)