RDS Academy, il talent della Radio targato Sky

Creato il 07 luglio 2014 da Candidonews @Candidonews

Un mio articolo pubblicato su Termometro Politico.

Da qualche settimana è in onda il primo ‘talent’ per voci radiofoniche. Prodotta da RDS, Sky e Vanity Fair, la prima edizione di RDS Academy, trasmessa da SkyUno ogni lunedì sera, è composta da nove puntate. Le prime tre dedicate alla formazione del cast, le successive alla selezione dei partecipanti.

I tre giudici sembrano ben assortiti. Matteo Maffucci, cantante e componente degli ‘Zero Assoluto’ nonché speaker radiofonico. Giovanni Vernia, attore e comico conosciuto ai più per le sue apparizioni a Zelig. Infine lei, la ‘regina’, Anna Pettinelli, voce storica di RDS. Ed è proprio lei la più esigente, critica e difficile da soddisfare. La conduzione è infine affidata a Diletta Aleotta, volto giovane di SkyTg24.

Molti gli ospiti VIP che si susseguono durante le puntate. Dal principe del giornalismo Enrico Mentana ad una delle più brave doppiatrici in circolazione, Giuppi Izzo. Dall’esperto di programmi televisivi Giovanni Benincasa al critico musicale Ernesto Assante. Non mancano poi le stelle di RDS, Rosaria Renna, Claudio Guerrini, Rossella Brescia , Beppe De Marco, Marco Liorni, Filippo Firli, Chiara Papanicolaou e Max Pagani.

Durante il programma i partecipanti intraprendono una vera e propria ‘scuola’, con tanto di corsi di dizione e di lingua inglese. Al contrario di altri talent, dove i giudici a volte sembrano dei semplici ‘orpelli’ del programma, a RDS Academy nulla è scontato. Gli aspiranti conduttori vengono sottoposti alle prove più disparate e non basta essere bravi nel presentare o avere una bella voce per sperare di rimanere in gara. Le qualità devono essere molteplici ed i giovani concorrenti lo stanno sperimentando sulla propria pelle. Con tanto di eliminazioni dolorose ma allo stesso tempo comprensibili. Alla fine di ogni puntata, c’è infatti una prova che viene valutata dalla giuria e che porta ad una eliminazione.

Dice Anna Pettinelli: “Non sono d’accordo con il termine talent, perché noi abbiamo individuato alcune persone con le qualità richieste, ma poi all’interno dell’Academy di RDS sono cresciuti, noi non abbiamo scelto un talento da lanciare”. Prodotto fresco e con ritmi veloci, ogni puntata dura trenta minuti, la trasmissione è in effetti diversa dai soliti ‘talent’, soprattutto perche tratta di un media ancora non molto esplorato dalla tv. Un buon modo per svelare i piccoli ‘segreti’ del mondo radiofonico. Dalle strumentazioni che permettono ai conduttori di ‘entrare’ nel brano musicale per lanciarlo ai ‘dietro le quinte’ della redazione. Le telecamere, entrando nella radio, riescono a fornire un quadro più completo di come funziona un network.

Sulla struttura del programma, sempre Pettinelli aggiunge: “I ragazzi di RDS Academy hanno studiato otto ore al giorno tantissime cose, dalla dizione alla lingua inglese, la storia della musica, nozioni di giornalismo, di conduzione, tecniche radiofoniche… è un master di altissimo livello (anche per i docenti e i professionisti coinvolti) : RDS Academy è e rimarrà una scuola di radio, che forma un professionista”. In base al successo di pubblico ed al risultato finale sarà possibile capire se l’esperimento lanciato da RDS potrà ripetersi nelle prossime stagioni. Al momento tutto farebbe presupporre di si ma il pubblico, sappiamo bene, sarà l’unico giudice in grado di decidere in modo definitivo.


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