Penultmia recensione per i film nominati agli Oscar, oggi tocca ad una sorpresa a basso badget.
Titolo: Re della terra selvaggia
Cast: Quvenzhané Wallis, Dwight Henry
Regia: Benh Zeitlin
Protagonisti: Bambini
Materia: Senso della Vita, Comportamento Umano
Energia: Crescita Interiore, Sopravvivenza, Immaginazione Infantile
Spazio: Lousiana
Tempo: Indefinito
Hushpuppy è una bambina di 5 anni che vive con suo padre in un Bayou, una terra soggetta ad alluvioni, in una comunità che vive di pesca, allevamento e prodotti della terra.
Il padre, per il suo bene, la sprona anche in modi rudi a farcela da sola, ad essere indipendente.
L’arrivo di un’uragano fà fuggire la maggior parte delle persone, poichè l’inondazione seguente porterà all’invivibilità della zona.
Hushpuppy e suo padre malato sono legati al territorio e quasi vivono in simbiosi con esso, cosi insieme a pochi altri decidono di rimanere pensando di potercela fare.
Finito l’uragano sembra fatta e si aspetta solo che si ritirino le acque, ma l’acqua che dell’inondazione è salata e fà morire tutto, pesci e piante, cosi decidono di far saltare la mini diga che li separa dalla società civile, attirando cosi l’attenzione su di loro.
Vengono considerati in una zona ad evacuazione obbligatoria e presi cosi, di fatto deportati in un centro di accoglienza.
Con il padre ormai in fin di vita scappano e tornano alle loro case, dove il padre muore, Hushpuppy scappa in cerca della madre.
Trova una figura a cui poter assegnare quel ruolo, ma gli insegnamenti del padre iniziano a venire a galla, Hushpuppy stà crescendo, prima di stare con la “nuova madre” ha dei doveri verso il padre.
Mah un film strano!
Il film non è brutto, ed ha un finale commovente la cui scena madre vede lei faccia a faccia con delle creature mitiche che mangiano bambini e queste, inginocchiandosi, le riconoscono lo status di persona adulta, cresciuta.
Ora detta cosi sembra un niente, ma tutto il film gira su questa scena incastonata perfettamente, ne è l’apoteosi, senza di essa il film sarebbe quasi sconclusionato.
Rimane il fatto che tutto il contesto per impostare la crescita dall’infanzia alla fase adulta è un pò incasinato e risulta a tratti pesante.
Voto Finale: Insufficiente
Frase del film: Un giorno dovrai contare solo su di te.