C’era una volta un lupo di nome Saverio.
La sua mamma gli aveva chiesto di portare un bel cestino di fragole alla nonna che abitava dall’altra parte del bosco. Lupo Saverio si incammina e dopo un po’ incontra Francesco che passeggia portando con sé una di quelle super torte colorate e profumatissime tutta-frutta che ha appena preparato con le sue mani.
Il lupo timidamente gli si avvicina e gli dice:
“caro re Francesco, mi chiamo Saverio
E sono un lupo molto serio,
Per te di fragole ho pieno il cestino
Mi daresti in cambio questo dolce divino?
Non ho mai visto una torta con tanti colori
buona anche dentro e non solo fuori
Alla mia nonna voglio fare una sorpresa
e non ho il tempo di fare la spesa”
“va bene - risponde Francesco- lo scambio è interessante,
La fragola è un frutto dolce e non risulta mai pesante,
Rossa come il fuoco, dolce come l’amore,
Lo sai che è un grande aiuto per combattere il raffreddore?
E poi, bando alle ciance, di fragole son ghiotto,
Ma per non far succedere un vero quarantotto,
Vai dalla tua nonna passando fuori dal bosco
Perché da queste parti si aggira un tipo losco
Alfredo il cacciatore gira qui d’intorno
E ruba tutte le torte di frutta e da forno.”
Così Francesco consegna il dolce al lupo e si prende in cambio il cestino di fragole.
Ma Saverio incamminandosi, invece di ascoltare il consiglio di Francesco, decide di proseguire la strada per il bosco pensando così di arrivare prima dalla sua nonnina.
Ma ecco che il cacciatore Alfredo, sempre in agguato, vede il cestino della torta, minaccia il lupo con il fucile, gli mette una museruola e si prepara a divorare il dolce.
Fortunatamente Francesco, che per caso passa di là, con un balzo afferra per le spalle il cacciatore, gli leva il fucile e lo lega come un salame. Per Francesco è un gioco da ragazzi perché dovete sapere che Alfredo, mangiando torte pannose dalla mattina alla sera, era diventato così ciccione da sembrare una palla molle molle di budino di vaniglia. Senza il suo fucile, il cacciatore Alfredo non faceva paura proprio a nessuno.
Detto fatto Francesco libera lupo Saverio e salva la sua torta.
A quel punto tutti insieme, tutti, compreso quel salame del cacciatore, vanno a trovare la nonna del lupo, la quale felice di vederli tutti sani e salvi apparecchia la tavola, taglia la torta e gli offre anche il succo di arancia. Così cominciano a mangiarla……..Uhmmmm squisita!
Il cacciatore è lì in un angolo ed ha l’acquolina in bocca vedendo quel dolce squisito e colorato, allora Francesco decide di dargliene un pezzettino, perché un vero re deve essere anche molto generoso ed anche molto saggio!
A quel punto sfiniti e con la pancia piena, si addormentano tutti beati al sole tiepido della primavera. Tutti, compresi il salame, ops, scusate, tutti compreso il budino, ops scusate tutti compreso il cacciatore!
Quello che Re Francesco sapeva e invece il cacciatore Alfredo no, è che le torte dei piccoliatavola sono magiche. E così durante il sonno la frutta nella pancia del cacciatore, sì proprio lei, si mette a cantare la formula magica che trasforma tutti gli uomini in piccoliatavola.
Smettila, smettila di usare il fucile,
Comportati invece con un po’ di stile,
Raccogli le more, i mirtilli i lamponi
Scegli fra i frutti quelli più buoni
Usa le noci, le mandorle e i canditi
Se vuoi mangiare dolci squisiti
Ma ricorda sempre di non far mancare
Tantissima frutta, anche se da sbucciare.
Poi taglia e impasta gli altri ingredienti
Ed ecco avrai un dolce speciale sotto ai tuoi denti.
Quando si svegliano, meraviglia delle meraviglie, il cacciatore si è trasformato in un bellissimo pasticcere, il miglior pasticcere dei piccoliatavola!
Re Francesco oltre ad essere il re della primavera da quel giorno fu nominato anche re dei lupi e re di tutti i pasticceri del mondo. Da allora i piccoliatavola per il suo compleanno gli portano sempre tante fragole in regalo e il cacciatore Alfredo, che ora è il suo più grande amico, prepara per lui una grande, grandissima torta con tutta la frutta più buona che in quel giorno si riesce a trovare.
Fra i piccoliatavola il 23 di aprile
Si fa una gran festa fuori in cortile
Si mangiano fragole tutta la sera
Per il compleanno di Francesco, re di primavera.
Il nostro Francesco è valoroso
Un grande capo ed assai coraggioso
E così è sempre nei nostri cuori
Perché nel bosco ha sconfitto i cacciatori.
Li ha trasformati in tanti pasticceri
E per questo gli facciamo gli auguri più sinceri!
Miei cari bambini io son la fatina
Ed ho il compito di chiudere la copertina
In questa storia, lo ammetto c’è la mia mano
Ho fatto una magia, lo negherei invano,
Ma in questo mondo non c’è bisogno di cacciatori
Ma di frutta e buone fragole che ci riempiano i cuori.