Sto preparando la Maratona di Rotterdam, il 14 Aprile, ed avevo il grande desiderio di andare a Roma, per la Maratona, che è il 17 Marzo, dopodomani, a farmi il lunghissimo.
Quel lunghissimo che nella preparazione di una Maratona è sempre quello che non ti fa dormire bene per qualche notte i giorni prima, che ti fa pensare durante gli allenamenti, che sta inesorabilmente arrivando, ma che inesorabilmente bisogna correrlo.
Quei 38K, sono basilari nell’allenamento per una Maratona e senza quelli, che vengono chiamati “lunghissimi” e che solitamente sono a cadenza bisettimanale 3 mesi prima della corsa, quella vera, aumentando di volta in volta, i chilometri, sono quelli che servono veramente a farti arrivare in fondo.
Mio figlio, i suoi impegni, un pit stop che devo fare all’ospedale domattina e tutto l’insieme mi hanno fatto prendere la decisione di non andare a Roma.
Nel tutto l’insieme ci metto anche il fatto che ho desiderio di correre questi 38K nella calma, pensando ai passi che sto facendo, allenandomi ulteriormente a concentrarmi solo su quello che sto facendo, senza grilli per la testa, senza troppa gente intorno, solo con me stesso.
Ho trovato un aiutante, Paolo Landella, che mi darà i rifornimenti di acqua ogni cinque chilometri, voleva venire mio figio con un suo amico, ma per Domenica danno pioggia e freddo, ed in bicicletta per tre ore e passa diventa freddo.
Non ho scelto nemmeno una “tapasciata” , ce ne è una vicino a Lodi, Tavazzano, interessante, una 4-8-12-17-23, ma non ho voglia di due cose, la prima unire i chilometri per fare i miei 38 e la seconda che è per l’80% su sterrato, cosa che dopo l’esperienza dei 34K Domenica scorsa vorrei evitare, rimarrei impantanato sul serio questa volta.
Ho deciso di uscire da casa e mettermi sulla pista ciclabile dei Navigli, quella che una volta era la corsa della Milano Pavia, e facendo i conti da Rozzano con la Mappa, dovrei arrivare fino ad una paese appena prima di Pavia, Cassinino, e poi tornare indietro… 38 esatti.
Roma può aspettare, c’ero Mercoledì per lavoro e sarò nuovamente a Roma Lunedì, sempre per lavoro, ma la Maratona non riesco proprio a farla, il cuore è triste, la mente pure, il dovere mi costringe a rinunciare.
Buona corsa a tutti gli amici che corrono questa splendida Maratona, la mia prima nel 2009, e che il vento di Roma li spinga al traguardo gioiosi e pieni di entusiasmo.
Roma è la città più bella al mondo e se non fosse che la Maratona è “cosa nostra” senz’altro sarebbe la Città più importante al mondo dove correrla!
Buone corse a tutti!