ReadingFest. "Poesia in luce. 7 voci per un solo concerto di parole"

Creato il 10 dicembre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti
L’idea nasce all’interno di un altro Numero 0, quello di “Lutteratura 2010. Premio nazionale per racconti inediti a tema libero”, organizzato dall’Associazione Culturale Lutteratura, in collaborazione con la rivista bimestrale d’arte e fatti culturali UT, il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto, della Provincia di Ascoli Piceno, della Regione Marche e con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Ascoli Piceno. Poesia in luce. 7 voci per un solo concerto”, è un “readingfest” particolare, basato sulle parole e sul loro significato, senza contaminazioni altre: né video né musica né effetti speciali né artificiali nevicate in riviera. Ci saranno due pedane, due leggii, due microfoni, le luci giuste e voci che reciteranno, racconteranno, in qualche caso “si” racconteranno, in altri voleranno rarefacendosi a contatto con l’aria. Sette modi di narrare e di poetare,sette  personalità complesse, sette autori sulla scena di un non teatro. L’idea, in fin dei conti, non ha in sé nulla di originale. I “reading” sono all’ordine del giorno in ogni parte d’Italia e dovunque è possibile leggere appuntamenti che li trattano, quello di San Benedetto del Tronto però parte un po’ più da lontano e, pur non andando alla ricerca di un altro Neal Cassady o dell’emula di Diane Di Prima, questa è la strada che intende percorrere: una Route 66 che si chiama “on the road”. Non a caso l’appuntamento è fissato in un wine bar (il Vicolo Corto), non a caso il duo psycho-jazz di musicisti chiamati (Paolucci-Diamanti), si esibirà in stacchetti destinati a smorzarsi quando entreranno in scena le voci di Alessandra Cava, Daniele De Angelis, Emanuele Feliziani, Enrica Loggi, Alessandra Morelli, Davide Nota e Michele Ortore (in ordine alfabetico e non di comparsa). Venerdì 10 dicembre, ore 21.00, presso il ristorante wine bar “Vicolo Corto”, allestito per l’occasione come un locale di Oklahoma City ma senza Harley Davidson parcheggiate all’ingresso (c’è il divieto di sosta). La bellissima immagine è di quel genio benefico di Francesco Del Zompo.

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