Real Humans, la sci-fi sensibile in arrivo dalla Svezia

Creato il 05 dicembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il giudizio di Marco Goi

Summary:    

Real Humans è una nuova serie sci-fi svedese. Proprio così. La Scandinavia sta vivendo un momento felice dal punto di vista delle produzioni televisive. Poco fa vi abbiamo infatti già parlato di Nymphs, serie fantasy esportata dalla Finlandia in vari paesi europei, tra cui l’Italia. Laddove però Nymphs si limita a riproporre lo stile delle serie americane senza troppa fantasia, con Real Humans (titolo originale Äkta människor) assistiamo a qualcosa di un pochino differente dal resto del panorama telefilmico. Purtroppo Real Humans non è ancora arrivata sugli schermi italiani ma confidiamo possa farlo a breve, visto che è stata già acquistata da una cinquantina di paesi nel mondo e chissà che intanto negli Stati Uniti non ne realizzino pure un remake. Non ci sarebbe certo da stupirsi se ciò avvenisse.

Un gruppo di hubot della serie Real Humans

A un primo impatto, Real Humans potrebbe risultare un prodotto ostico, almeno per gli spettatori più abituati ai ritmi concitati delle serione fantascientifiche a stelle e strisce. Qui si prediligono atmosfere più quiete, pronte però a esplodere in notevoli momenti di tensione e di drammaticità, in una maniera simile a quanto visto nello splendido horror sui generis svedese, Lasciami entrare di Tomas Alfredson. Sotto questo punto di vista, Real Humans si avvicina anche alle produzioni della AMC come Breaking Bad e The Walking Dead, piuttosto che al recente Almost Human, che invece come trama e tematiche sembrerebbe ricordare maggiormente.

Di cosa parla, dunque, questo Real Humans? La serie è ambientata nella Svezia di oggi, ma in una versione alternativa della Svezia attuale, in cui dei robot umanoidi sono utilizzati dalle persone per vari lavori, come badanti, domestiche e anche impiegati in catena di montaggio. Le nuove versioni di questi cyborg, qui chiamati “hubot”, sono progettate con dei software sempre più sofisticati, che avvicinano il loro comportamento a quello delle persone reali. Entra qui in gioco la solita tematica dei robot con l’anima e con dei pensieri propri, già proposta in miriadi di racconti, film e pure serie fantascientifiche. Ciò che rende Real Humans differente è il suo approccio più “umano” del solito.

In questa serie svedese non sembra esserci tanto spazio per gli effetti speciali o più propriamente sci-fi, quanto per le emozioni. A essere indagate sono le relazioni che si instaurano tra umani e umanoidi, relazioni anche di tipo sentimentale e sessuale, senza comunque scadere in un prodotto gratuitamente pruriginoso o scandaloso. La serie possiede comunque una sua forte carica di sensualità, espressa soprattutto attraverso il personaggio di Anita, interpretata dall’orientaleggiante Lisette Pagler, la hubot domestica comprata dalla famiglia protagonista della serie, gli Engman. L’arrivo di Anita sconvolgerà le vite dei membri di questa famiglia, con il padre e il figlio che subiranno il suo fascino, la madre che ovviamente ne diventerà gelosa e la figlia minore che si affezionerà parecchio a lei, mentre il nonno Engman vive un rapporto altrettanto importante con il suo difettoso e pericoloso hubot personale.

Pur ricoprendo un ruolo centrale, gli Engman sono solo alcuni dei personaggi che fin dai primi due episodi affollano questa promettente serie. C’è ad esempio anche un gruppo di hubot capaci di propri pensieri che cercano di ribellarsi al possesso degli umani e qui la serie va dalle parti del True Blood dei primi tempi, giocato sulla convivenza tra uomini e vampiri, o del britannico In the Flesh, che tratta la convivenza tra uomini e zombie. Nonostante qualche riferimento ad altri prodotti simili, Real Humans possiede uno stile suo, personale. Dopo un paio di puntate è difficile dare un giudizio completo, bisognerà vedere come le molte tematiche e i vari personaggi presentati verranno sviluppati, ma le premesse per assistere a una serie intrigante e finalmente originale ci sono tutte. In Svezia è appena partita la seconda stagione, mentre a noi non resta che sperare che presto, dopo la presentazione al Roma Fiction Fest 2013, Real Humans arrivi anche sui nostri schermi.

Di Marco Goi per Oggialcinema.net


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :