Il primo tempo si chiude con il vantaggio degli ospiti firmato dal difensore centrale francese Jeremy Mathieu. Nonostante sia stato il Real a fare la partita nei primi 45 minuti, non ci sono state occasioni pericolosissime nei pressi della porta difesa da Diego Alves che si è però distinto in alcuni interventi assolutamente decisivi soprattutto su Cristiano Ronaldo con cui sembrava aver ingaggiato un duello tutto personale. Nella ripresa Ancelotti prova a forzare la partita, entra Di Maria al posto di un evanescente Illaramendi. Passamo poco meno di 20 minuti e arriva il pareggio del Real Madrid a firma di un altro difensore, Sergio Ramos che segna il suo 4^ gol in tre gare consecutive confermandosi come uno degli uomini più decisivi del momento.
La festa madrilena dura poco perchè al 65′ Parejo, uno degli ex della gara, si rende protagonista del nuovo sorpasso valenciano. Il Madrid imperversa ma le parate di Alves, la difesa composta degli ospiti e la qualità del centrocampo guidato da Feghouli gettano acqua sul fuoco delle ripartenze madrilene. Arriva il 90′, sembra finita ma questa Liga ci ha abituati a tutto. Arriva la segnalazione dei minuti di recupero: saranno 5, bisogna fare in fretta. Perchè pareggiare? Proviamo a vincerla. Sembra voler dire questo Ronaldo che all’inizio del recupero regala una magia ai suoi tifosi, “el tacòn de Dios”. Il portoghese con un colpo di tacco in volata insacca in rete il cross di Marcelo e rilancia l’assalto dei blancos che con Morata, appena entrato, vanno vicini al clamoroso sorpasso.
Finisce 2-2, Ronaldo riapre la Liga e la corsa per il titolo. Questa settimana la gara da recuperare con il Valladolid potrebbe portare il Real a 86 punti a +1 dal Barcellona e a -2 dall’Atletico. Se tutte e tre le squadre di vertice vincessero la prossima gara di campionato valida per la 37^ giornata, a quel punto il vincitore della Liga si deciderebbe all’ultimo turno dove si affronteranno proprio Barcellona e Atletico. Se dovesse vincere l’Atletico, i Colchoneros conquisterebbero il titolo a prescindere dal risultato del Real contro l’Espanyol alla luce degli scontri diretti in cui gli uomini di Simeone sono avanti su quelli di Ancelotti; se dovesse spuntarla il Barcellona allora il Real, ipotizzando una vittoria sull’Espanyol, sarebbe campione di Spagna. Una Liga così è da seguire fino alla fine.