Ma, come si diceva, l'ingrediente sicuro per avere successo su Real Time è il matrimonio. Nessuna delle reti satellitari o del digitale terrestre punta così tanto su spose e cerimonie. E, del tutto inaspettatamente, la trasmissione che nelle ultime settimane risulta essere la più vista in assoluto su Real Time è Il boss delle cerimonie: sei episodi diretti dal documentarista Raffaele Brunetti e prodotti dalla B&B film, al via lo scorso 10 gennaio, e dedicati ai matrimoni organizzati dal boss, Antonio Polese, nel suo castello del Grand Hotel La Sonrisa, a Sant'Antonio Abate (Napoli). Si viaggia a una media di 620 mila spettatori con il 3,5% di share sul target individui e il 7,4% sul core target di Real Time, le donne tra i 20 e i 49 anni. Sono stati contattati 2,1 milioni di persone con i primi tre episodi al venerdì sera alle ore 23 (due il 10 gennaio, uno il 17), e il numero sale a 3,2 milioni se si considerano anche le repliche della domenica. Un prodotto televisivo sui matrimoni trash napoletani (dove però, va detto, tutti si divertono) che ha già scatenato polemiche infinite sul ritratto partenopeo eccessivamente kitch che ne esce, e sulle presunte contiguità col mondo malavitoso (ma anche i camorristi si sposano). Il Grand Hotel La Sonrisa, peraltro, è pure la location utilizzata da Matteo Garrone per la prima parte di Reality, film che ha vinto il Grand Prix al Festival di Cannes 2012.
Di certo Il boss delle cerimonie è un prodotto perfetto per essere esportato da Discovery: se dal New Jersey dobbiamo sciroccarci Il boss delle torte, che propina al mondo dei dolci fatti di gomma con la forma di una Harley Davidson, pure le ricette di don Antonio per un matrimonio perfetto hanno la loro dignità. «E infatti», spiegano da Discovery Italia, «i colleghi inglesi ci hanno già chiesto di trasmetterlo. È un programma sul folklore di certi matrimoni, e non tutti i matrimoni napoletani sono così».
D'altronde Real Time da tempo scommette sul fatidico sì: in palinsesto ci sono Abito da sposa cercasi (con la star Randy Fenoli, che segue i clienti di Kleinfeld Bridal, il più grande negozio al mondo di abiti da sposa, nel cuore di Manhattan, New York), Abito da sposa cercasi XXL, Abito da sposa: Beverly Hills, Quattro matrimoni, Randy: sos matrimonio, ovvero cinque programmi importati dagli Usa. E poi il mitico Wedding planner con Enzo Miccio, Il boss delle cerimonie, e, a breve, la versione italiana di Sos matrimonio, ancora con Miccio, targati Italia.
Di futuri mariti e mogli, di veli, catering e location parlano, tuttavia, anche altri canali: per esempio Non ditelo alla sposa è in palinsesto su La5, e la versione tricolore Quattro matrimoni Italia è appena partita su Foxlife. Matrimoni da favola è in onda su Lei, e sia Cambio vita mi sposo su Cielo, sia Il mio grosso grasso matrimonio Gipsy versione Us e versione Uk, su Real Time, hanno avuto in passato buoni riscontri.
A conferma che comunque nulla si inventa, ecco Scene da un matrimonio, condotto da Davide Mengacci e una Mara Carfagna pre innamoramento per la politica, che dal 1990 al 1996 è stato in palinsesto con successo su Canale 5. Avevano provato a rilanciarlo sempre con Mengacci nel 2012, su Rete 4, ma dopo quattro puntate lo hanno chiuso.
Claudio Plazzottaper "Italia Oggi"