All'interno del microchip sono presenti una rete di canali 20 volte più sottili di un capello umano che raccolgono le molecole per aumenta la concentrazione di un fattore fino a un milione. Le molecole quindi interagiscono con nanoparticelle che amplificano la loro firma spettrale, mentre uno spettrometro in miniatura rileva la loro composizione. I risultati di questa analisi sono poi confrontati con un database completo per trovare la corrispondenza più vicina, identificando la molecola con un alto grado di precisione.
Anche se è stato progettato per essere utilizzato nella rilevazione di esplosivi, questa tecnologia sarà commercializzata anche nel campo della sicurezza, essendo utilizzabile in più applicazioni, ad esempio per identificare una grande varietà di molecole, i ricercatori dicono che potrebbe essere facilmente adattata per rilevare le sostanze stupefacenti, il cibo avariato, o anche come uno strumento diagnostico in grado di identificare le malattie, tra cui alcune forme di cancro.