Se l’edizione 2012 di REbuild mostrava best practice internazionali e raccontava case history eccellenti in Europa, l’edizione in programma il 26 e il 27 novembre a Riva del Garda presenterà un ricco programma made in Italy. Esempi virtuosi dall’Europa, ma anche e soprattutto un calendario di persone, professionisti, tecnici e ancora esempi, obiettivi, ambizioni italiane. L’obiettivo è mettere l’accento sul tema della riqualificazione sostenibile, raccontare un trend e fare community intorno a quella che si presenta come la sfida del prossimo decennio.
Dal 61 all’80% del patrimonio edilizio italiano ha più di quarant’anni; settanta è l’età media degli edifici del nostro territorio. Imminente è la necessità di riflettere, intervenire e riqualificare. E l’unica via possibile è quella rappresentata dall’edilizia sostenibile: +14% il fatturato dell’edilizia sostenibile negli anni 2008-2011; -65% quello dell’edilizia tradizionale.
Dati mostrati in occasione della presentazione dell’edizione 2013 di REbuild, la Convention nazionale sulla riqualificazione e gestione sostenibile dei patrimoni immobiliari. L’appuntamento sul Garda vuole riunire gli operatori sostenibili, i professionisti della filiera e creare una community. Tre le macro arre che verranno affrontate: il mercato e la policy, il prodotto immobiliare, le tecniche.
La Convention vuole far dialogare finanza e mercato immobiliare. E portare in primo piano le prestazioni di un approccio sostenibile che interessi l’intera filiera; oltre a evidenziare il bisogno di ricostruire il tessuto cittadino, riprogettando interconnessioni urbane.
Il tema dell’edizione 2013 è il “Fare REbuild”, spostando ancora di più l’accento sull’operatività del mercato, con tavoli di lavoro, incontri B2B, seminari specializzati divisi per temi, momenti conviviali di networking, tutto nell’ottica di un mercato della riqualificazione e gestione sostenibile.
«Durante i mesi trascorsi dopo la prima edizione di REbuild, si è assistito ad un’accelerazione e ad una convergenza verso il tema della riqualificazione. E non solo a livello italiano», spiega Gianluca Salvatori, presidente di Progetto Manifattura e ideatore di REbuild. «Dall’Inghilterra alla Germania si stanno sviluppando strategie nazionali e strumenti dedicati. In Germania 1 euro investito in riqualificazione genera tra i 2 e 5 euro di gettito fiscale, derivato principalmente da nuova occupazione. Alcune di queste esperienze sono ormai note e largamente testate. Il patrimonio immobiliare, se riqualificato, può contribuire alla crescita del paese, anziché essere solo oggetto di tassazioni».
Per questo la seconda edizione di REbuild vuole spostare l’attenzione sul fare, concentrando i lavori in due giorni e lavorando per avere una platea di alto livello e fortemente interessata all’operatività.
Per Thomas Miorin, direttore di Habitech e co-ideatore di REbuild «in questo nuovo scenario di mercato le vecchie regole del gioco non funzionano più. È necessario definire nuove traiettorie attraverso un confronto aperto e fattivo tra i diversi player del settore. Questi attori – finanza, costruttori, fornitori di componenti e servizi, progettisti e PA – manifestano una ricerca di cambiamento e una crescente apertura a nuove soluzioni. Lo dimostrano anche le interessanti proposte ricevute da tutto il mondo per candidarsi come relatori e il rinnovato interesse, anche in ambito governativo, per il settore. Oggi il mercato lo dobbiamo cambiare insieme».