Trama: la reporter Angela viene salvata dall'edificio barcellonese ormai assediato dagli infetti e trasferita, assieme ad altri sopravvissuti, su una nave dove alcuni medici stanno cercando un vaccino per l'orribile virus demoniaco...
Dopo aver lasciato il timone al solo Paco Plaza per il terzo capitolo, Balagueró torna alla saga che lo aveva consacrato alla memoria dei posteri horroromani e lo fa tirando tutte le fila del discorso, mettendo in scena un'apocalisse ancor più claustrofobica delle precedenti, un'apocalisse che, tra l'altro, volendo potrebbe dare il La a prossime incursioni nel mondo malato della Niña Medeiros. Il regista catalano decide, per l'occasione, di rinunciare quasi completamente alle riprese dal vero che hanno fatto la fortuna della saga (sempre sia lodato Balagueró, ché ormai i mockumentary hanno rotto!) e ci catapulta in un nostalgico omaggio agli anni '80, dove le catastrofi contenute all'interno di navi o sottomarini erano all'ordine del giorno e dove assai poco simpatici animaletti si avventavano sui "poveri" esseri umani proprio a causa dei loro esperimenti insensati. Se pensate infatti che una nave in mezzo all'oceano e con mille protocolli terminali possa dispensare l'umanità dall'estinzione state freschi visto che è nell'animo umano sperimentare, tirare la corda fino a farla strappare e, soprattutto, venire coglionati da un demonio infido che, come ben ricorderete, alla fine di REC si era nascosto in un punto ben preciso. Questo è ovviamente il particolare più importante da ricordare per poter godere al meglio di [REC] 4: Apocalypse ma non mancano i rimandi simpatici anche agli altri due film della saga, in particolare al terzo, con una povera abuelita che è stata prelevata dritta dalla boda de sangre messa in scena da Plaza e che, ovviamente, non capisce nulla della situazione che è venuta a crearsi.
Per il resto, [REC] 4: Apocalypse è un film tranquillamente fruibile anche da chi non ha mai guardato le altre pellicole della saga, dalle quali fondamentalmente differisce assai poco. C'è una buona dose di tensione in grado di mettere alla prova gli spettatori più scafati, gli infetti velocissimi, violenti ed urlanti sono sempre da infarto, il gore non manca e neppure le armi improvvisate che consentono di fare carneficine ancor peggiori (la scena cult dell'anno ha solo una parola: "Monoooooooooos!!!!"), i twist non sono sempre prevedibilissimi, nemmeno quando lo spettatore è ben consapevole della regola "tutto quello che potrebbe andare male ci andrà", e in tutto questo mal di vivere viene anche inserita una componente ironica in grado di alleggerire il tutto. Gli effetti speciali sono ottimi e alcune riprese grandiose, anche perché non dev'essere stato facile per Balagueró trasportare l'apocalisse dalla "limitatezza" di un edificio alla vastità del mare aperto, in più, per finire, gli attori sono sempre molto bravi; i caratteristi e i protagonisti creano una varietà di volti e stili difficilmente ravvisabili in un horror canonico e la bellissima Manuela Velasco si conferma una delle migliori scream queen ed eroine moderne, è un piacere sentirla recitare in spagnolo! Per quel che mi riguarda, dunque, la saga di [REC] non poteva finire in modo migliore, soprattutto ho assai apprezzato il carattere "definitivo" del progetto di Balagueró e Plaza. Certo, come ho detto all'inizio il finale di [REC] 4 è una sorta di testimone lasciato cadere e messo alla mercé di chiunque vorrà impadronirsene ma personalmente spero che nessuno sia tanto scriteriato da mettersi alla prova con un franchise che non ha più nulla da dire e che rischia, se reiterato, di perdere ogni valore. Beware!
Del regista e co-sceneggiatore Jaume Balagueró ho già parlato QUI. Manuela Velasco, che interpreta Angela Vidal, la trovate invece QUI.
[REC] 4: Apocalypse è, come ho già detto, il seguito di [REC], [REC] 2, e [REC]3 - La genesi; quindi, se il film vi fosse piaciuto recuperateli tutti! ENJOY!