Il primo [•REC] aveva prepotentemente portato sotto i riflettori la nuova moda di fare horror: quella del mockumentary mescolata alla tecnica del found footage. Un'iniezione di adrenalina dentro un sistema venoso affamato di brividi di paura . Il secondo capitolo aveva sostanzialmente confermato soprattutto la tecnica del primo ma con una storia molto più articolata e con degli snodi narrativi piuttosto duri da mandar giù.
Il terzo capitolo che vede il solo Paco Plaza dietro la macchina da presa e che nelle intenzioni doveva essere un prequel o qualcosa di simile è in realtà contemporaneo agli avvenimenti del primo film che viene richiamato in maniera evidente con il riflesso dei demoni nello specchio che rimanda a quello della vecchia posseduta del primo film e in modo più subliminale quando per esempio in alcune scene negli schermi di televisioni accese compaiono immagini riconducibili all'epidemia del condominio da cui sembrava originare tutto.
Un contemporary-quel insomma.
Ma c'è da divertirsi. E parecchio anche.
Tutto parte dal matrimonio di Koldo e Clara, giovani, belli e innamorati. Non una ma due telecamere riprendono l'avvenimento: una è tenuta da un invitato, l'altra dall'incaricato di fare il filmino delle nozze che ha aspirazioni tenute a malapena segrete di fare il regista di cose ben più ispirate ( parla di cinema veritè, di montaggio leggero, qualcosa alla Renoir insomma ...son parole sue).
E quando ormai si è rassegnati ad assistere al più innocuo filmino di matrimonio mai realizzato, uno di quelli da vedere neanche sotto tortura succede il macello.
Un massacro di proporzioni bibliche.
E già che c'è dà una rispolverata al coté religioso della saga in modo decisamente originale.
[•REC]3: Génesis quindi prosegue a rotta di collo con zombies sempre più affamati e crudeli contro non contagiati in cerca di salvezza all'interno del resort in cui si celebrava il matrimonio. Koldo e Clara sono separati dagli eventi e il film segue le rispettive traiettorie : Koldo si veste con l'armatura di San Giorgio e spadone mentre Klara dopo aver tagliato il vestito e mostrato un quadricipite femorale con giarrettiera da svenimento ( e l'amico che è con lei gradisce molto nonostante sia circondato da zombies) si arma di motosega per dissezionare cadaveri come se ci trovassimo nell'ultimo slasher americano.
Una goduria assoluta il delirio di sangue e frattaglie sparso per ogni dove, l'uso di armi particolari (oltre alla motosega e allo spadone direi anche un frullatore con cui asportare parte della faccia a uno zombie) e quel neanche tanto sottile senso di ironia alla Raimi che pervade il tutto.
Un 'ironia talmente sbracata e scorretta che fa sorgere il sospetto di un certo qual intento parodistico.
[•REC]3: Génesis ha un aspetto vintage da horror americano anni '80 con colori accesissimi ma coniuga il tutto con la modernità degli effetti speciali ( veramente notevoli) e con un linguaggio registico vivacissimo.
Paradossalmente il ritorno a una regia tradizionale fa quasi apparire vecchia la tecnica del found footage o del mockumentary che aveva creato il successo dei primi due capitoli della saga oltre che corroborare una moda partita dallo storico The Blair witch project.
[•REC]3: Génesis è una scheggia d'orrore impazzito che in 70 minuti scarsi non fa prigionieri.
A questo punto la curiosità per il quarto capitolo previsto per fine anno aumenta a dismisura.
E Letizia Dolero in abito da sposa è di una bellezza che stordisce.
( VOTO : 7,5 / 10 )