Recenione "Il Cavaliere senza nome" di Fabiola D'amico

Creato il 28 ottobre 2015 da Sherzade90 @SogniMarzapane

1130 REGNO DI SICILIA Fosco è un cavaliere forte, temerario, giusto, ma non ha un retaggio nobile alle spalle, è un bastardo senza nome, irretito da molti, stimato da pochi. È uno dei consiglieri di Ruggero II e questa sua posizione gli procura gelosie e invidie. La vita e le esperienze faranno di lui un uomo duro e non incline ai sentimentalismi. Quando il Re gli propone di prendere in sposa sua nipote Serena, accetta senza esitare nonostante gravi sulla fanciulla l’onta della vergogna e la possibilità di una gravidanza indesiderata. Un cavaliere deve aiutare gli indifesi e i deboli. Lui, nato bastardo, avrebbe salvato la reputazione di una nobile fanciulla e sarebbe stato un buon padre. Questa sua fredda considerazione vacilla dinanzi al carattere esuberante ed eccentrico della moglie, nel cui sangue scorre l’irruenza degli Altavilla. L’attrazione tra i due scoppia improvvisa e senza freni ma imprevisti, incomprensioni e tradimenti saranno in agguato per impedire il realizzarsi di un sogno comune. Un oscuro e misterioso nemico vuole prendere in trappola il lupo del re e la rossa amazzone. Riuscirà la forza dell’amore a salvarli? 

Mi sono imbattuta in questo romanzo perché dovevo fare una recensione ed eccomi che mi ritrovo soddisfatta di quello che ho letto.
Tutti lo conoscono come Fosco da Benevento, ma le sue vere origini sono avvolte nel mistero. Abbandonato alla nascita, viene allevato da un gruppo di monaci, che gli scelgono il nome ispirandosi al suo cipiglio tenebroso. La vita religiosa, tuttavia, non fa per lui: Fosco è focoso, non riesce a star lontano dalle donne e ha l’anima di un guerriero.
Un atto di coraggio lo farà diventare cavaliere del re Ruggero II, liberandolo dalle mura del convento.
La sfida più grande, però, Fosco non dovrà affrontarla sul campo di battaglia, bensì all’interno della sua stessa dimora, quando il re in persona gli chiederà di prendere in sposa sua nipote, Serena, per salvarle l’onore.
Serena è una donna tanto bella e selvaggia da fare invidia a chiunque, ma il fuoco che caratterizza la sua chioma rispecchia anche il suo carattere ribelle, ama la caccia, il tiro con l’arco e la lotta... insomma tutte cose che un uomo può attirare una donna, e di ricamare non se ne parla proprio, questo la porta ad avere la disapprovazione di una madre che non l’ha mai amata veramente.
Una ragazza determinata, pronta a difendere le persone che ama e che fin da piccola sapeva quale sarebbe stato il suo destino, avrebbe sposato Fosco da Benevento.
 Far di lei una moglie docile e ubbidiente non sarà un’impresa da poco, sempre ammesso che il cavaliere lo voglia davvero…
 Intrecciando avventura e passione.

 Infatti, mentre Serena e Fosco, combattuti fra amore e odio, attrazione e repulsione, fanno scintille tentando di raggiungere un equilibrio di coppia.Sembra andare bene tra di loro ma qualcuno vuole la morte del cavaliere chi?
Per scoprirlo Fosco dovrà scavare nel suo passato alla ricerca delle proprie origini.
 Fabiola D’Amico ci narra così di una relazione burrascosa destinata a evolversi in una grandissima storia d’amore, che si inserisce in  un affascinante scenario storico e si tinge anche di mistero.

I personaggi del romanzo che sono ben caratterizzati, lasciandomi coinvolgere dalla magia delle atmosfere descritte, dall’entusiasmo delle sensazioni provate dai protagonisti e dai luoghi piacevolmente descritti che fanno da cornice all’intera storia.


                                             
                                                 

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