Recensione 13 - Chupa Chups! (e altri racconti impegnati), Daniele Pollero.

Creato il 06 dicembre 2015 da Giovannaevangelista

 Ultimamente a causa dei tanti impegni non ho potuto (e continuo a non potere, in effetti) tener testa alle decine di libri che ho in lista in attesa di recensione. Di certo li leggerò e recensirò, appena posso. Non fraintendetemi: (purtroppo) non essendo questo un lavoro, a volte preferisco concentrarmi su altro, senza sforzarmi nella lettura.
Ecco perché oggi vi recensisco un libro che ho letto con piacere e che non posso fare a meno di consigliarvi. Sto parlando di Chupa Chups! (e altri racconti impegnati) di Daniele Pollero. Potete trovarlo a questo link.
"Mi scusi, buon uomo...?"
Il bizzarro individuo si voltò lentamente.Completamente vestito di nero, pallido come uno spettro, lunghi capelli corvini, impenetrabili occhiali da sole, avvoltoio appollaiato su una spalla."Sì, mi dica? E mi chiami pure per nome: Caronte, il traghettatore di povere anime perdute.""E' un nome lunghissimo, posso abbreviarlo in Caronte? Bene, signor Caronte, mi servirebbe un passaggio sulla sua barca per arrivare all'ANUSU, Azienda Nazionale per l'Umiliazione di Studenti Universitari.""Sta scherzando, mi auguro? Così giovane?""Eh, così pare. Ma ci sarà sicuramente un errore, si fidi."

  La lettura di oggi è un po' particolare, diversa dalle mie solite (e scommetto anche dalle vostre).
Vi presento "Chupa Chups! (e altri racconti impegnati)", una raccolta di racconti di Daniele Pollero, editor e collaboratore della casa editrice Panesi Edizioni oltre che scrittore per il super conosciutissimo sito satirico Spinoza.it.
Cosa ci si può aspettare da una copertina del genere, se non qualcosa di geniale? Il piccolo amico rosa che ci scruta sorridente è un perfetto riassunto dello spirito della raccolta. Ma andiamo per ordine.
  Chupa Chups! raccoglie più di 20 racconti di diversa lunghezza e diversissimi temi, che spaziano dall'amore, al sesso, alla friendzone, alla società in generale in ogni suo aspetto: dalla burocrazia, ai trasporti, all'educazione, a mille altri che sarebbe impossibile elencare.
  Il filo conduttore di tutto ciò è una velata satira (nemmeno tanto velata) che l'autore non solo lascia trasparire, ma plasma nel racconto grazie al suo stile dissacrante, giovanile e divertente come solo una mente geniale sa essere. Non prova a nascondere i giudizi morali, non maschera le critiche dietro l'ironia, talvolta molto più vicina al sarcasmo, con cui racconta la realtà... perché , alcuni aspetti sono più vicini alla realtà di quanto non si possa sperare.
  Uno dei suoi punti di forza (dell'autore, non solo della raccolta) è senza dubbio lo stile vivace e ironico, e in particolare il linguaggio talvolta diretto e colloquiale, addirittura facendo uso di parolacce ed espressioni dialettali, talvolta (e qui si ricade nel sublime), elevato ed ironicamente artificioso che rende il tutto più comico che mai. Ad esempio (cosa che mi è rimasta impressa), usare "astuto felide" al posto di "gatto", nel contesto giusto, rende tutto più divertente, di un umorismo non demenziale, ma sottile e intelligente. Gli stessi nomi dei personaggi sono volutamente ridicoli: Fozio, Farlocchi, Curzio, Guidobaldo. Frequenti e sempre pertinenti sono anche astuti giochi di parole, presenti addirittura nei titoli di alcuni racconti come "Mostrichattoli" e "Cereal Killer".
  Essendo appena approdata sulle meravigliose sponde dell'università non posso che dire che il mio racconto preferito sia "Incubo di una mattina di fine estate", (che potete leggere quasi interamente nell'estratto di Amazon), in cui il povero Studente affronta un'odissea senza precedenti. Assolutamente da leggere.
  Mi ha sorpresa, invece, il racconto "Elisa" che è l'unico che assume un tono diverso, più introspettivo, più profondo. A riprova che, dietro l'ironica apparenza, c'è tanto altro.
  Pollero non risparmia niente e nessuno: personaggi famosi, fatti di cronaca nera realmente accaduti (capitani che abbandonano le navi... vi dice qualcosa?), donne e uomini tipo, persino animali, oggetti inanimati come cereali e pantaloni e personaggi con manie... particolari. Chiunque viene preso in giro con la maestria che solo una mente ironica di natura può avere.
  Insomma, ogni cosa in Chupa Chups! sembra calcolata alla perfezione per mettere in ridicolo la società sotto tutti i suoi aspetti. E, senza dubbio, ci riesce bene.
  Proprio per questo motivo l'ho definita "diversa". Quella di Chupa Chups! è una lettura ambivalente, che sa essere leggera e impegnativa allo stesso tempo: si può affrontare con la superficialità di chi cerca solo un paio d'ore di svago o con l'occhio critico di chi sa leggere in profondità, tra le righe.
Cinque stelline su cinque e un complimento all'autore!
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