Finalmente una recensione! Da quanto non ne pubblicavo una? :S Purtroppo il tempo libero scarseggia e l'esame imminente di certo non mi aiuta! Help!
Comunque, oggi vi parlerò di un libro che ho finito di leggere da pochissimo: Fallen di Lauren Kate, un libro che ammuffiva sulla mia libreria da secoli e che finalmente ho trovato il tempo di leggere.
Titolo: FallenTitolo originale: FallenAutore: Lauren KateGenere: RomanzoSottogenere: Urban Fantasy Editore: RizzoliCollana: Bur bigPagine: 444Prezzo: 14,00 € (versione economica)
Scherziamo?!
Insomma, io non mi intendo di editoria, ma questo veramente... è troppo. Ma mettiamo da parte questi "piccoli" dettagli e passiamo alla storia. I personaggi. I protagonisti di questo romanzo sono degli adolescenti rinchiusi in un
Per non parlare dei suoi amori. Luce attira i ragazzi - i più fighi poi! - come fosse miele e sarebbe tutto stupendo se, nel corso del libro, riuscisse a decidere chi è che vuole. Invece no, sembra una dodicenne alle prese con gli ormoni e con i primi amori. "Daniel è bellissimo, mi fa sentire al sicuro" e poi, dopo due pagine, "quando sono con Cam dimentico tutto, mi fa sentire al sicuro, però c'è Daniel..." e dopo altre due pagine "Daniel è stupendo, ha quei muscoli così scolpiti..."
MIO DIO, MA DECIDI!
Questa è la tiritera che si protrae per tutto il libro. No, davvero, una protagonista inetta e inutile come Luce non ricordo di averla mai incontrata.Non riesco ad odiarla, ma non la amo nemmeno e di certo non sono riuscita a provare compassione per la sua disgrazia, perché lei non si impegna minimamente a cambiare, ad affrontare la situazione. No, piange e basta. E fa sempre gli stessi pensieri. Per fortuna ci pensano Arianne e Penn ad alleggerire la situazione.
La prima dà subito l'impressione di essere una svitata, fuori di testa, ma adorabile. E la seconda... beh, io l'ho subito amata. Era una dei pochi personaggi - forse l'unica - ad avere un carattere, una personalità. Ma veniamo ai fantomatici Daniel e Cam: classici ragazzi fighi, muscolosi, attraenti, un po' bastardi un po' dolci. Insomma, due stereotipi. Così come stereotipato è il corpo docente della scuola: il prof noioso, quello stronzo, quello che prova un minimo di affetto per te perché... oh, mostra un vago interesse per la tua disciplina. Insomma, protagonisti che non spiccano per personalità o interesse. La trama. Vorrei porvi una domanda: che trama ha questo libro? No perché io non l'ho ancora capito. Veniamo introdotti al romanzo da un prologo misterioso, un po' macabro, intrigante, che ci affascina e ci fa pensare "wow, questo libro sarà fantastico, eccezionale!".
Poi inizia la vera storia, la vita nell'istituto... e non finisce mai. Su 500 pagine, circa 400 sono dedicate alle normalissime giornate all'interno della scuola e tu pensi "e quindi? Quando succede qualcosa? Dove vuole andare a parare questo libro?". E alla fine lo capisci: quando gli eventi scorrono veloci davanti ai tuoi occhi e il clou della storia viene raccontato così velocemente e in un modo così poco dettagliato, che non fai neanche in tempo a realizzare cosa sta succedendo che già hai finito il libro. Cara Lauren, uno schemino prima di iniziare a scrivere no, eh? Non potevi distribuire meglio gli eventi? E la bellezza di quel prologo? Svanita. Alla fine del libro capisci a cosa si riferiva quel prologo e pensi "oddio, davvero?!?!". Una delusione totale. Sarà che ho letto questo libro dopo aver finito Città di Cenere della Clare, che è un signor libro, ma Fallen mi ha davvero, davvero deluso. Per fortuna lo stile della Kate è abbastanza scorrevole, anche se ogni tanto ti vien voglia di tagliarti le vene, ma questo è a causa di Luce e delle sue continue elucubrazioni mentali.Insomma, starei ancora qui a parlare di altre mille cose che ho odiato, ma purtroppo farei degli spoiler, per cui continuerò ad arrabbiarmi pensando a questo libro in un angolino della mia camera. Leggerò gli altri, giusto per capire dove va a parare l'intera storia e perché odio lasciare cose in sospeso, ma devo ancora decidere in quale decennio inizierò a leggere Torment: con questi presupposti, il titolo è tutta una garanzia. Ciò che mi chiedo di più è: ma come ha fatto mia sorella ad amarlo? Probabilmente perché aveva solo 15 anni quando l'ha letto, in confronto ai miei vecchiacci 22, ma questa non è una giustificazione: è vergognoso.
No vabbè, scherzo, de gustibus... no?
Fatemi sapere tutto nei commenti ;)Un bacio,
Alba