Recensione a basso costo: Divergent, di Veronica Roth
Creato il 18 aprile 2013 da Mik_94
Ciao
a tutti! In vista dell'uscita imminente del seguito, mi sono gettato a capofitto su
Divergent. Che dire...Suggerimenti
sul perché diavolo non l'abbia letto prima?! Ditemi come sempre la
vostra. Per inciso, personalmente, sono a dir poco entusiasta del cast scelto per l'imminente trasposizione cinematografia: anche per Shailene Woodley, che odio dai tempi di Vita Segreta di una Teenager americana, pensate un po'!Un
abbraccio e buona lettura, M ;)
Titolo:
Divergent
Autrice:
Veronica Roth
Editore:
De Agostini
Numero
di pagine: 480
Prezzo:
€ 16,90 (€ 9,90 nella recente ristampa)
Sinossi:
Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque
fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi,
il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo
per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere
a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia.
Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe
indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le
altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto
dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo
segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando
più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli
Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti
disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione
bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse,
Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere
dei sospetti sulla sua Divergenza... Età di lettura: da 12 anni.
La recensione
I
casi editoriali sono studiati a tavolino per attirare in libreria
sciami e sciami di curiosi. Sono come tante piccole lune che, per
un'alchemica attrazione gravitazionale, influenzano maree di lettori.
E' questo il senso di tutta quella pubblicità, il suo scopo
principale.A
me, sinceramente, fa una paura matta. Mi ci allontano per istinto
naturale. Non mi fido. Lascio che le acque si plachino e che il
livello di quelle maree umane si abbassi. Preferisco acque calme per
fare un tuffo nell'intrigante abisso che nasconde i mondi più vari.
Sì, preferisco aspettare: lunghi anni, semplici mesi, momenti
migliori.
Divergent
è arrivato in Italia il 22
Marzo 2012, seguito da ovazioni generali che – dall'inglese –
sono state rapidamente tradotte alla lettera da giornalisti e blogger
italiani. Dico alla lettera perché sull'esordio della giovanissima
Veronica Roth nessuno aveva dubbi: era originale, moderno ed era
anche un gran bel romanzo. Sono arrivato tardi alla festa che
celebrava il trionfo di una nuova promessa del panorama
internazionale, al debutto in società di una talentuosa ragazza. Io
ho letto Divergent un
anno e un mese dopo.In
un ritardo che, all'inizio ben motivato e sorretto da solide
considerazioni personali, a fine romanzo mi è sembrato
imperdonabile.In
questi 365 giorni la fama del romanzo non si è eclissata.
Tutt'altro: si sono aggiunti un film di prossima
realizzazione dal cast strepitoso, un sequel – Insurgent
– che a Maggio approderà anche da noi, un capitolo conclusivo
ancora da concludere, ma già attesissimo in patria. Quindi che
Veronica Roth è brava non devo venirvelo di certo a dire io! Parafrasando liberamente il famoso detto latino, le parole volano, gli scritti parlano. E il suo romanzo parla una
lingua tutta sua, fatta di suoni a metà tra l'aspro dialetto del
Distretto di Panem e quello più dolce ed evocativo dei “babbani”
emigrati nella lontana Hogwarts. Una lingua che, nei primi attimi,
non mi ha coinvolto, ma che poi si è erta ad inno ufficiale della
distopia per i più giovani.
Ogni
storia ha inizio con una scelta, e quella scritta dall'autrice non fa
eccezione. La scelta della protagonista Beatrice è una di quelle
scelte che modificano la vita per sempre. A sedici anni, in una
futuristica Chicago in cui l'equilibrio è tutelato da cinque rigide
fazioni, Beatrice sceglie di far parte degli Intrepidi. Di chiudere
con un passato di sottomissioni e silenzio, di lasciarsi
dolorosamente alle spalle la sua famiglia e la sua fazione
d'appartenenza, di cambiare perfino nome. Quello dell'angelica
fanciulla amata da Dante fino alle profondità dell'inferno è
sostituito dal diminutivo Tris: breve, efficace, immediato. Un nome
nuovo per una ragazza nuova e con un futuro da scrivere su pagine
tutte bianche.Una
ragazza che nasconde un segreto così pericolo che, se svelato alle
persone sbagliate, le costerebbe l'unica cosa che le rimane: la vita.
E' una Divergente, anche se ancora non sa cosa esattamente significhi e quali
rischi ciò comporti. Per la brama di potere dei freddi e avidi Eruditi è
sinonimo di minaccia. Di ostacolo da scovare... ed eliminare.
Non
sono mai stato un fan dei film d'azione, né dell'attività fisica.
Non gioco a calcio, non gioco a basket, più che nuotare riesco a stare a galla, non corro nemmeno sotto minaccia. Eppure
per raggiungere Tris ho dovuto correre a perdifiato verso un treno in
corsa, aggrapparmi al nudo metallo e lanciarmi in uno dei portelloni
lasciati aperti solo per me. Con il fiatone e le fitte al fianco
destro, anch'io ho dovuto superare la mia prima prova d'Iniziazione.
La seconda è stata un salto nel vuoto, la terza un combattimento
corpo a corpo contro un nemico dieci volte più massiccio di me. Le
sono stato vicino anche se lei, forte e caparbia com'è, non ne aveva
bisogno. Probabilmente ne avevo bisogno io.Entrare
nel covo degli Intrepidi è stato fisicamente faticoso, ma
assolutamente fantastico. Loro sono una grande e rumorosa famiglia
contro la quale nessun vicino di casa oserebbe lamentarsi per i
troppi schiamazzi. Mi hanno ricordato antichi Vichinghi a raduno e
una congrega di dissoluti pirati in mezzo al mare dei Caraibi:
ricoperti di piercing e tatuaggi, chiassosi e rozzi, amanti
dell'alcol e di stimoli estremi, ma coraggiosi nelle battaglie di
tutti i giorni e in quelle più grandi ancora.
Far parte del loro
gruppo non comporta l'imparare ad essere spietati, senza paura o
debolezze. Ma imparare a coltivare l'altruismo, a combattere insieme
ogni timore, a superare ogni ostacolo esterno.Ho immaginato le scene d'azione che costellano il romanzo nitidamente, alla perfezione, grazie all'inserimento di quelle vivide
ed efficaci descrizioni che, invece, avevo trovato tanto mediocri nei romanzi di
Suzanne Collins. L'autrice, inoltre, fa una simpatia: inevitabilmente, la si finisce per confondere con la narratrice
stessa. E' un'eroina ed una sognatrice. Una cazzutissima
principessa guerriera del futuro; ma una guerriera pur sempre
romantica. Quella tra Tris e Quattro – il suo taciturno e tenebroso istruttore – è una
storia d'amore nata in una sala d'allenamento, ricoperta di lividi di
avversari vinti e di punti di sutura, nutrita con segreti condivisi,
lotte, incubi ed immensa dolcezza. Le ambientazioni, poi, sono ristrette,
ma di un fascino senza limiti. Soprattutto, leggere Divergent è
come assistere alla vita di ogni adolescente che, in mani abili,
diventa materiale di un'avvincente e metaforica distopia, dove gli
esami non finiscono mai, la voglia di altrove è in contrasto con la
paura di abbandonare il nostro nido di affetti e consolazioni, le
scelte terrorizzano a morte. Invece, bisognerebbe avere il fegato
della protagonista: quello necessario per superare la paura che ci
impedisce di amare liberamente, fisicamente; per tatuarsi ogni
centimetro quadrato di pelle; per farsi i buchi a naso, sopracciglia
e orecchie. Per avere il coraggio di scegliere, anche ciò per cui
non siamo nati.Pieno
di sacrificio, personaggi straordinari, commozione, valori e virtù,
il romanzo pompa
adrenalina pura nelle vene. Ti tiene sospeso a lungo ed in bilico su
un cornicione pericolante, ti dà la forza fisica e morale che
pensavi di non avere. Ma quando l'effetto dell'adrenalina finisce ha
inizio il dolore. Per tutte le perdite, le morti e le cicatrici che
un solo libro è riuscito a causare. Divergent è
un intrattenimento perfetto, una figata assoluta.E'
un libro che spacca. Ma tutto, tutto: cemento, vetro, cuori,
resistenze scioccamente credute infrangibili. Spacca la voce dei lettori che, tra il disperato e l'esaltato, reclamano un degno seguito.
Il
mio voto: ★★★★★
Il
mio consiglio musicale: Christina Aguilera – Fighter
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