Il verde della speranza, del perdono, il rosso della passione, della vergogna e della rabbia o il giallo, colore della luce, del sole, dell’ottimismo. Ascoltando bene quello che abbiamo dentro di noi potremmo trovare una varietà infinita di colori che ci caratterizzano ed è proprio questo che fa Gemma, la protagonista del nuovo romanzo di Nadia Boccacci: I colori che ho dentro.
Gemma, studentessa universitaria alle prese con la delusione della fine di una storia d’amore in cui lei aveva creduto con tutta se stessa. Un tradimento che le fa riaffiorare alla memoria l’abbandono più grande che una persona possa subire, quello della madre. Gemma cresce con la convinzione di non essere abbastanza per gli altri, tutti, presto o tardi, la lasciano e questo la rende insicura e fragile. La nostra protagonista ci racconta il suo percorso prendendo a prestito le sfumature dell’arcobaleno e in esse vive e cresce.
Per Gemma non sarà facile imparare a camminare con le proprie gambe, ritornare a dare fiducia alle persone e soprattutto credere in se stessa, nelle sue decisioni eppure la nostra protagonista, attraverso questo tortuoso percorso ci mostrerà che nella vita non è tutto bianco o nero, ma che sono le sfumature a renderci noi stessi.
Insieme a Gemma impareremo ad accettare tutte le tinte della nostra anima, anche quelle più oscure e profonde perché è solo immergendoci nel nero, affrontando le nostre paure, che possiamo davvero ritrovare la luce.
Lo stile è impeccabile, come quest’autrice ci ha già mostrato nel suo precedente romanzo In viaggio con te, la narrazione fluida. La protagonista è ben descritta, ognuno di noi può immaginare Gemma come fosse l’amica con cui sediamo al bar a fare due chiacchiere, ma anche i restanti personaggi, da Marco a Pierre, al padre di Gemma escono molto bene fra le righe. Fanno da contorno alla storia di Gemma, ma non risultano mai marginali, ognuno di loro conserva la propria personalità e l’autrice è abile a mostrarcela.
Un romanzo che vi farà riflettere e dal quale faticherete a staccarvi anche finita la lettura perché sono sicura che dopo averlo letto, ogni volta che vi fermerete a pensare a voi stessi vi domanderete quale sia il colore che vi rappresenta in quel momento.