Recensione a “Il potere dell’amore – le guerre dei Clan” di Monica Schianchi

Creato il 16 gennaio 2015 da Soleeluna

La recensione del Sole e Luna Blog

Di cosa parliamo oggi? Oggi recensiamo il romanzo di Monica Shianchi,una giovane scrittrice ligure che l’anno scorso ha pubblicato con Albatros  Il potere dell’amorele guerre dei Clan, che qualche mese fa è diventato anche un ebook!

Questo romanzo racconta la vita di tanti adolescenti, che poi potrebbe essere quella che i ragazzi vivono oggi, che spazia tra lo studio – e la poca voglia d’impegnarsi – i primi amori, i primi litigi, le delusioni, le amicizie, le gita al mare…
Sono tanti i nomi da ricordare all’inizio del romanzo, anche perché Monica ci presenta i personaggi dedicando loro poche righe e poi operando un “cambio di scena” e iniziando a raccontarci le vicessitudini di altri soggetti.
A poco a poco il lettore prende dimestichezza con i nomi e con le particolarità che caratterizzano ciascun personaggio.

Sicuramente un gran punto di forza del romanzo di Monica è quello di trattare con semplicità le esperienze dei personaggi e le battute che si scambiano: sono molto vere, ci si immedesima perfettamente. Se noi ascoltassimo le parole che si dicono i giovani di oggi tra di loro, sicuramente potremmo affermare che la scrittrice le coglie molto bene, e le riporta in questo romanzo. Il taglio scelto è sicuramente adolescenziale.

Forse, però, Monica si perde un po’ riportando tutti i loro dialoghi, e non coglie, alle volte, l’essenziale.
Crediamo che in un libro bisogni operare una scelta nei dialoghi, è vero che c’è la necessità di rappresentare la realtà, e qui, come detto, l’autrice riesce molto bene, ma bisogna anche adattarla all’esigenza di un libro e soprattutto a quella di un lettore. Scrivere dei dialoghi che nella trama sono pressoché futili rischia, alla fine, di rallentare la scorrevolezza del testo e specialmente di inficiare la curiosità del lettore. Un consiglio, quindi, che ci sentiamo di dare è quello di scegliere le battute da riportare in base all’esigenza della trama.

I personaggi vengono delineati bene, con i loro vizi, i loro difetti e i loro pregi. Sono adolescenti che si trovano ad affrontare le esperienze che qualsiasi ragazzo vive. Però, c’è un però: scopriranno, a poco a poco, che hanno dei poteri, che compaiono inaspettatamente, e che andranno gestiti. E da ogni potere, ma questo ce l’ha insegnato Spiderman, deriva una responsabilità. Quale sarà la loro? Cosa dovranno fare?

La scrittura non presenta errori vistosi, è semplice, adolescenziale; qualche volta accattivante. Consigliamo, però, di inserire maggiori descrizioni dei luoghi in cui i personaggi di recano (ad esempio, la gita al mare: le reazioni dei personaggi, quello che desiderano e i loro pensieri sono veramente ben scritti, ma sarebbe utile alternare tutto ciò con la descrizione del mare, della spiaggia, del luogo in generale. )
Un ulteriore consiglio che ci sentiamo di dare, ma questo è puramente personale, è di evitare i “vi”, come se si volesse dare del “voi” al lettore: “vi si presentava… ” “vi si scorgeva….” è un po’ fastidioso, perché la scrittura è semplice, talvolta confidenziale, e leggere il “vi” la eleva un po’, facendola risultare inadatta rispetto alla scelta stilistica adottata.

L’ambientazione in cui si svolge gran parte della vicenda è il Levante ligure, del resto è il luogo dove vive l’autrice.

Un romanzo che descrive la realtà di tutti i giorni con dimestichezza e capacità, e che poi cerca di scivolare verso qualcosa di più irreale: la magia, i poteri, e il bisogno di gestirli, il dovere di portare a compimento alcuni compiti.

Una buona lettura, consigliata soprattutto – ma non solo – ai giovani di oggi.

Recensione a cura di Laura Bellini e di Dylan Berro