La nuova vita la porta a conoscere Costantino, amico del fratello con il quale aveva frequentato gli stessi corsi di studio prima di partire per la guerra. Costantino, a differenza di Ludwig, è un ragazzo fragile, bisognoso di cure poiché conscio di aver contratto una terribile malattia al fronte inalando gas tossici. Mano a mano che la storia si evolve troviamo la nostra protagonista sempre più distante dai rapporti che si era costruita fino a quel momento, prima si allontana dall’amica di sempre; Evelina, poi anche il legame con Costantino inizia a vacillare e questo solo perché nella sua anima rimbomba un nome: Ludwig.
Il fascino che il fratello esercita su di lei è irresistibile, se ne sente attratta come fosse un magnete e il sentimento sembra essere ricambiato. Ciò che lei non sa però, che nemmeno sospetta, è che il loro legame nasconde pericolosi segreti, torbidi sentimenti che avvelenano l’anima fino a renderla sterile e depravata.
Mariana intesse la sua storia con un intreccio vorticoso che cattura l’attenzione del lettore pagina dopo pagina anche quando ciò che si legge tocca profondamente la nostra sensibilità Affronta un tema pericoloso e lo fa con parole dure, senza mezzi termini, non risparmia al lettore immagini che appaiono perfino pericolose.
Impossibile non provare affetto per il delicato Costantino, pena per venale Clotilde, (che poi tanto venale non sarà!) o attrazione per il fascino misterioso di Ludwig.
Ogni personaggio descritto deve affrontare un suo inferno personale, questo permette all’autrice di disporre di loro donandogli una personalità unica che li contraddistingue per tutto il romanzo. Ѐ una storia dura, cupa, dove il riscatto sembra non poter arriva mai, ma è anche una storia che saprà sorprendere il lettore per la delicatezza di alcuni suoi passaggi.
Se amate i romanzi che vi faranno discutere, arrabbiare, forse scandalizzare, allora questo libro è proprio stato scritto per voi!