Recensione a: “In un giorno come questo” di Marianna Loredana Sorrentino

Creato il 15 ottobre 2014 da Soleeluna

Come ogni viaggio che si rispetti, anche quello di Eva, la protagonista di questo romanzo, inizia da una stazione.

C’è il viaggio quotidiano verso la stazione con i suoi ritmi e le sua ripetitività.  Eppure anche in questa monotonia, Eva scorge ogni volta qualcosa di nuovo. C’è l’edicolante, una delle più belle immagini del romanzo, le facce che lei incontra, i pendolari, ma soprattutto c’è Roma.

Un omaggio alla città eterna che esce dalle pagine come fosse un dipinto. Angoli, vie, scorci di panorami che rendono omaggio a una delle città più belle e suggestive al mondo.

Eva osserva e riflette. Le vite che la circondano diventano protagoniste di questa short story in cui una giornata di normale quotidianità mescola esistenze altamente diverse tra loro, ma che finisco inevitabilmente con l’essere tutte legate da un filo indissolubile che è la vita stessa.

Il ritmo del romanzo è lento, non potrebbe essere altrimenti visto l’intreccio narrativo, non ci sono colpi di scena, ma solo sprazzi di vita raccontati dallo sguardo della protagonista. Questa lentezza della storia, senza colpi di scena o figure che esulano dalla normale quotidianità. è forse uno dei grandi punti di forza del romanzo. Eva racconta guardando ogni passante con occhi diversi, ci descrive la magnificenza della capitale osservandola da differenti angolazioni come a voler cogliere di entrambi, il maggior numero di sfumature possibili.

E’ un romanzo delicato che sa trasmettere emozioni. Una storia che ci insegna che la bellezza è davvero negli occhi di chi guarda.


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