“Credo, comunque, di avere un problema: voglio tante cose, ma mi piace desiderarle senza mai impegnarmi nel realizzarle.”
A undici anni conosce Isolde e, cinque anni più tardi, quando anche noi incontriamo Golvan, i due sono ancora amici, legati da un rapporto che è solo loro. Un rapporto che nasconde un sentimento così vero e puro che è in grado di prenderci e trascinarci dentro i dubbi adolescenziali di Golvan e la pazienza di Isolde.
Golvan, certo di amare la stessa ragazza con le trecce bionde, fin da bambino, Golvan perennemente insoddisfatto, incapace di prendere in mano la sua vita, un ragazzo che capisce che l’amore non è solo fuoco che divampa in milioni di scintille, ma questo sentimento è il sapore delle cose che ci fanno stare bene. L’amore è odore di ciò di cui abbiamo bisogno.
Come sempre Bianca ammalia il lettore con la sua scrittura che, non mi stancherò mai di dirlo, è una profonda poesia. In questo romanzo non troveremo scene da film, baci appassionati o amori consumati in un groviglio di lenzuola, ma scopriremo la delicatezza di un sentimento che ognuno di noi vorrebbe conoscere. Isolde, abbastanza grande da sembrare una guida per Golvan, lei che è sempre accanto a lui, lei che tiene nascosto un dolore che nemmeno noi conosceremo. Eppure Isolde c’è.
Fra citazioni di libri, film, musica, Bianca ci porterà dentro l’anima di questo ragazzo. Ci permetterà di intrufolarci nei suoi pensieri e di accompagnarlo alla consapevolezza che spesso, ciò che si desidera non è quello che crediamo, ma ciò che abbiamo. Dobbiamo solo aprire gli occhi e allungare la mano per afferrare quella felicità che tanto agogniamo.
Il mio consiglio è quello di leggere questo romanzo, ma non solo. Prendete carta e penna e segnatevi tutti i titolo di questa bravissima autrice perché ogni suo romanzo lascia una piccola impronta nell’anima che vi accompagnerà sempre.