Recensione a “La stella di giada” di Stefania Berardo

Creato il 18 maggio 2014 da Soleeluna

Stefania Berardo, con il suo romanzo, ci porta in un mondo di pirati, amori travolgenti e caratterizzato dal fascino di terre lontane.
Scarlett è una giovane donna che ha un passato turbolento alle spalle, di violenze e tradimenti. Decide quindi di arruolarsi come pirata su una nave, la Stella di Giada. Lì la vita non sarà facile, l’equipaggio le darà del filo da torcere e lei dovrà fare i conti con John Shiver, un pirata decisamente crudele, e con il suo primo ufficiale, Redblade. Non solo questo però, perché la flotta britannica, capitanata da Jacobson, è alle calcagna della Stella di Giada e il combattimento sembra inevitabile.

Il motivo della contesa è un gioiello, il più prezioso al mondo, uno smeraldo leggendario su cui tutti vorrebbero mettere le mani. Raccontare la trama di questo romanzo senza svelare particolari importanti non è facile, perché sono tante le cose che accadono.

Ѐ un romanzo d’avventura che conserva il fascino di altri tempi. Già dal prologo, ci troviamo immersi nella storia

Nella notte si era abbattuto su Fort Law uno dei soliti

temporali. L’acqua aveva allagato parzialmente le carceri

sotto il forte di Gun Hill e inzuppato i dodici pirati

rinchiusi nella cella più ampia.

Una lampada era rimasta accesa tutta la notte ad illuminare i volti

sofferenti di quelle anime in pena. L’umidità della pioggia, l’odore

di escrementi e il sudore avevano reso l’aria pesante.

Charles Vane cambiò posizione per la centesima volta. Sulla

faccia un’espressione noncurante, gli occhi fissi sui suoi uomini che

piangevano impauriti, le labbra tremanti mentre ripetevano le

preghiere. Il giovane pastore chiamato ad assisterli aveva la faccia

assonnata per la lunga notte di preghiera ma lo sguardo

determinato di chi ha una missione da compiere…

La Berardo invoglia, con la sua penna fluida e diretta, a scoprire cosa accadrà e soprattutto come succederà. Molto belle le descrizioni dei luoghi, se pur di fantasia, come ci dice l’autrice stessa. A dire la verità leggendo non sembrerebbero località inventate perché conservano tutto il fascino della Giamaica e delle sue misteriose terre. I personaggi di questo romanzo sono tutti, anche i secondari, molto ben caratterizzati. Ognuno di loro ha un percorso da intraprendere e l’autrice ci permetterà di seguirne la crescita da vicino, accompagnandoci nella loro introspezione.

Scarlett è l’eroina della storia, più che eroina vorremmo definirla come il personaggio principale femminile, perché a differenza di moltissimi romanzi in cui si parla di donne su navi pirata, questa ragazza ha del carattere da vendere. Non si piange addosso, non cerca di autocommiserarsi per ciò che ha passato, ma forse trae forza proprio dalle avversità che ha affrontato. Nonostante noi non siamo molto interessati dalle storie con protagonisti i pirati, quest’autrice è riuscita a coinvolgerci e ha fatto centro laddove molti altri hanno fallito. Ha portato quel tocco di originalità nella storia.
Il romanzo vanta 500 pagine, ma vi assicuriamo che lo leggerete in un solo soffio perché vi risulterà impossibile non farvi catturare dal fascino di questa storia e tantomeno da quello di Redblade!

Recensione a cura di Dylan Berro e Laura Bellini


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :