Recensione a “Pelle di Parole” di Angela Gagliano

Creato il 08 settembre 2015 da Soleeluna

Recensione

Oggi vorrei parlarvi del racconto scritto da un membro del nostro staff: Angela Gagliano.
Il titolo è “Pelle di parole”, la storia è quella di una ragazza che fa fatica a farsi accettare dai suoi genitori e che non riesce a guarire da un grave disturbo che la tormenta da troppo tempo. Angela ripercorre le sue vicissitudini partendo dal presente per poi fare un tuffo nel suo passato.

DENTRO PIOVE, FUORI SOLE.

La protagonista ha sicuramente un carattere non facile e la rigidità dei suoi genitori – soprattutto di suo padre – non le permettono di rivelarsi, di farsi conoscere per ciò che è. Quando un giorno suo padre entra nella sua camera inaspettatamente, tutto cambia. Lei è stata scoperta, la sua intimità è stata violata. Comincia per lei una crisi che sembra non aver fine, e che è molto tragica. Il lettore vive questo periodo con molta apprensione e teme che capiti qualcosa di brutto alla ragazza. L’unica persona disposta ad aiutarla e a condividere con lei questi momenti è la sua amica Elisa, una ragazza con un pesante passato alle spalle, una vicenda familiare capace di farci accapponare la pelle.

Siamo di fronte a due ragazze con problemi che loro percepiscono come insuperabili, forse perché non riescono a palesarli dinanzi alle persone care. Cercano di sorreggersi a vicenda, ma non sempre una persona può bastare a supportare un’altra in difficoltà.

Commettono diversi errori, alcuni dei quali, lo si capisce dalla storia, causati anche da genitori troppo ottusi.

Angela Gagliano racconta le vicende di due ragazze che non sono fuori dal tempo ma che potrebbero ricalcare quelle di due adolescenti di oggi, che spesso non riescono a reagire, che non si sentono accettati, che enfatizzano i propri problemi e che si sentono tremendamente soli. Lo fa con grande abilità, tenendo il ritmo della storia sotto controllo, con uno stile fresco e accattivante, molto veloce. Frasi brevi ed essenziali, spesso taglienti. Non giudica i comportamenti dei suoi personaggi, lascia al lettore trarre delle proprie impressioni.

Un breve racconto ben riuscito e calibrato, con un finale poco inatteso ma forse inevitabile.

Recensione a cura di Dylan Berro


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