Autore: Roberto Pellico
Editore: 0111 Edizioni
ISBN: 9788865781029
Num. Pagine: 122
Prezzo: 12,50€ (Disponibile anche in e-book)
Voto:
Trama:
Personaggi autentici, persone che si raccontano senza inganno. Lettere. Uomini che si amano e che tradiscono per sfuggire dalle proprie debolezze. Omogenitorialità e giovani non più alle prese con il fantasma di se stessi ma alla ricerca di una sopravvivenza consapevole e serena. Attraverso l’esperienza, i personaggi trasformano il tabù della diversità in un raffinato strumento di conoscenza. Non c’è amore del vivere senza passione di vivere, ed è proprio questa passione che riescono a comunicare, imprigionando in queste pagine, piccoli frammenti di vita che emozionano il lettore con una voce limpida e immediata, e ci spalancano gli occhi di fronte a quella realtà indiscutibile che ad ascoltarci, ci ritroveremmo tutti, a pochi passi da noi stessi.
Recensione:
Devo dire che all’inizio questo libro non mi ha convinto molto, i primi racconti erano graziosi ma nulla di speciale, un po’ banali a dirla tutta, in special modo quello che si occupava nella narrazione in prima persona di una trans gender, una figura che viene sempre vista coi medesimi toni e i medesimi colori, senza mai soffermarsi su aspetti insoliti, che magari potrebbero far sorridere e non solo far sentire il vuoto nell’anima.
Ad ogni modo, procedendo nella lettura mi sono invece imbattuta in racconti sempre più pregnanti, intensi, variegati e interessanti sotto ogni punto di vista. L’autore si è premurato di raccogliere testimonianze e creare un albo fatto di tante persone diverse, vite differenti che appartengono ad una società odierna che molto spesso discrimina apertamente chi osa non segue la corrente. Devo dire che ho particolarmente apprezzato.
Una storia d’amore che si sfalda e le conseguenti divergenze che fino a poco tempo prima sembravano non esistere; una coppia gay che vorrebbe finalmente vestire i panni di una vera famiglia e non solo di una parola da pronunciare a bassa voce; un figlio che si rende conto che la madre avanti con gli anni stia tentando di trovare vera felicità, e il come non importa.
A pochi passi da te è un libro gentile, dai toni dolceamari, delicato e all’apparenza non impegnativo, che però fa venire gli occhi lucidi a chi sa davvero leggere tra le righe e riesce ad avvertire le emozioni palpabili di vite vissute realmente, fa riflettere su quanti individui che potremmo incontrare tutti i giorni possano avere alle spalle momenti difficili, che forse non hanno nemmeno superato del tutto, fa tremare leggermente al pensiero che basti così poco per ferire una persona che ha scelto solo di vivere senza doversi nascondere.
Ho dato un voto discreto, mediamente alto perché mi è un po’ dispiaciuta la brevità di questa raccolta, la narrazione è fluida, scorrevole e chiara, piacevole, e credo che se l’autore prima o poi si cimentasse in un romanzo, magari approfondendo qualcuno di questi temi, ne verrebbe fuori qualcosa di molto apprezzabile.