Recensione a “Sensazioni dell’anima” di Tiziana Cazziero

Creato il 02 maggio 2014 da Soleeluna

Sensazione dell’anima è una raccolta di racconti di Tiziana Cazziero. Chi di voi ci segue dall’inizio, forse ricorderà l’intervista realizzata due anni e mezzo fa per quest’autrice in merito al suo primo romanzo ”Voltare Pagina”.
Dal lontano ottobre 2011 ad oggi, Tiziana ha scritto molto altro e registriamo e vi presentiamo il suo quarto lavoro, un’antologia di storie che affrontano uno dei temi più delicati della letteratura: il lutto.
L’autrice scava nell’animo umano in una situazione davvero particolare, che è quella della perdita. Come si sopravvive a essa?
E’ difficile trovare una risposta, impossibile forse averne una che sia uguale per tutti,  ma la Cazziero ci invita a riflettere che tutto è possibile; i dolori più grandi possono, con il tempo, diventare più facili da sopportare.

Di seguito analizzeremo le quattro storie per cercare di nutrire la vostra curiosità e fornirvi un’idea di quello che la scrittrice vuolte trasmetterci:

Il coraggio d’Amare ancora è il racconto che apre l’antologia. Protagoniste due amiche, molto diverse una dall’altra ma che il destino ha fatto sì che si trovassero. Viviana, coraggiosa e solare, mentre Elga è il contrario, taciturna e chiusa. Ma c’è un motivo se la ragazza ha perso la voglia di vivere. Tempo prima il fato le ha strappato ciò che di più caro aveva: il marito e la figlioletta. Come si può andare avanti con un dolore tanto forte nel cuore? Elga lo fa, piano piano e con pazienza, e capirà che anche lei ha il diritto di ricominciare a volersi bene, che l’amore ti coglie di sorpresa e ti abbraccia quando meno te lo aspetti.

Un angelo di nome Maya. Eliana è una donna tradita dalla sorte che ha perso il marito e non riesce a farsene una ragione. Si sarebbe già arresa al dolore se non fosse per la costante presenza di Maya, il suo piccolo angelo custode. Maya è il suo cane, un cagnolina affettuosa che riempie la sua solitudine e sarà proprio grazie a lei che Eliana riprenderà a vivere. Perché in fondo, come ci suggerisce l’autrice, la cosa importante è saper riconoscere le occasioni che il destino ci pone di fronte.

Ritrovarsi. Elisa, un tempo solare e divertente, è diventata oggi una donna schiva e solitaria. Passa le sue giornate facendo jogging come se la corsa fosse la sua ancora di salvezza. Ѐ stata lasciata dal fidanzato tramite SMS, ma in realtà lei non sa che Marco ha compiuto un gesto d’amore nei suoi confronti. Ha scelto una strada difficile per tenerla fuori dalla sofferenza. Può un amore sopravvivere alla morte? Molto bello il tema affrontato in questo racconto.

Quell’Amore portato dall’Africa. Cristina torna dall’Africa dopo una terribile esperienza di rapimento da parte di ribelli locali, eppure non sembra turbata da quanto accaduto. Una parte di lei è rimasta in Africo dov’era fuggita dopo l’improvvisa morte del padre. La sua famiglia la accusa di essere stata un’egoista, di averle lasciate sole nel momento del bisogno, ma lei non può fuggire alla realtà. L’Africa è la sua casa. Si può ricominciare se si ha il coraggio di scegliere; è questo che sembra volerci trasmettere l’autrice.

Non c’è un vero lieto fine in questi quattro racconti, perché in realtà quando si affronta una perdita non esiste un finale felice, ci sarà sempre qualcosa che ci porterà a ricordare e quindi a sentire ancora vivo il dolore della mancanza. Però la vita prosegue, per tutti, e ha in serbo per noi tante belle sorprese, ma solo se saremo disposti a lasciar aperta la porta della speranza.

Un’antologia dai tratti delicati e malinconici che vi consigliamo di leggere.

Recensione a cura di Dylan Berro e Laura Bellini


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